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Arriva un test più efficace

Un test rapido.
Non sempre i risultati dei test rapidi sono credibili. Ora con il nuovo test dovremmo arrivare a un risultato migliore. © Keystone / Gaetan Bally

Sviluppato un test rapido molto più efficace e affidabile. Messo a punto dai ricercatori dell'Istituto Paul Scherrer di Villigen nel canton Argovia e dell'università di Basilea, il test può anche indicare che tipo di decorso bisognerà attendersi.

Il principio di funzionamento “inedito” di questo test “promette informazioni più attendibili e quantificabili sulla malattia Covid-19 di un paziente e sulla sua evoluzione”, indicano in una nota congiunta il l’Istituto e l’ateneo basilese. Può essere utilizzato per qualsiasi variante del coronavirus e per altre malattie. A differenza dei test rapidi attualmente sul mercato, questo nuovo test richiede gocce di sangue per la diagnosi.

Maggiore efficacia

Il test sviluppato dai ricercatori promette “una maggiore efficacia”. A differenza dei test antigenici, esso non rileva direttamente componenti del virus, ma gli anticorpi che il sistema immunitario produce in risposta all’infezione. È inoltre “economico, rapido e facile da utilizzare”, secondo i ricercatori.

Come funziona

La goccia di sangue prelevata sulla persona sottopostasi al test viene mescolata con un liquido contenente nanoparticelle artificiali, alle quali si aggiungono particelle fluorescenti che si legano agli anticorpi umani contro il Sars-CoV-2. Le particelle fluorescenti si uniscono dapprima agli anticorpi, poi alle nanoparticelle.

Le nanoparticelle a cui sono attaccati gli anticorpi e le loro appendici luminescenti si bloccano laddove il canale di test misura soltanto 2,8 micrometri di altezza. Se la piastra del test viene esaminata al microscopio a fluorescenza, si può scorgere il segnale luminoso. Più anticorpi ha prodotto il paziente, più il segnale è luminoso, il che permette di “diagnosticare inequivocabilmente il Covid-19”.

Inoltre, l’intensità del segnale consente di sapere se il sistema immunitario reagisce bene e se è prevedibile un’evoluzione benigna della malattia, o invece se reagisce in maniera eccessiva e sono da temere complicazioni.

I ricercatori vogliono semplificare ulteriormente l’uso del test in modo che possa venir realizzato con la saliva anziché con il sangue. Vogliono anche garantire che la lettura dei segnali luminosi possa essere assicurata da una fotocamera di un telefono cellulare invece che dal microscopio.

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