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Scoperta l’identità della “Mummia di Basilea”

La mummia scoperta 40 anni fa in una chiesa di Basilea ha finalmente un'identità. Grazie alle analisi del DNA i ricercatori sono riusciti a scoprire che la salma è quella di una nobildonna vissuta nel '700, antenata dell'attuale ministro degli esteri britannico Boris Johnson. 

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“Era una donna robusta, che sicuramente mangiava bene, dell’alta società”. Finora conosciuta solo come “la mummia di Basilea”, il corpo era stato trovato 40 anni or sono durante dei lavori di restauro presso la Barfüsser Kirche, una chiesa della città elvetica sul Reno. Nessuna lapide fu trovata e la sua identità era rimasta ignota. Fino ad oggi. 

Ritratto
Una ricostruzione dell’aspetto di Anna Catharina Bischoff. SRF

Un team di esperti internazionali è finalmente riuscito a darle un nome.  Si tratta di Anna Catharina Bischoff, esponente di una facoltosa famiglia basilese morta nel 1787. 

Sembra che ad aver provocato la morte della donna sia stato un avvelenamento da mercurio, somministrato frequentemente all’epoca per curare la sifilide. L’alta concentrazione di questo elemento ha permesso al corpo di conservarsi bene, al punto da poter essere esumato e studiato.

Ma la sorpresa più grande, e il motivo per il quale la notizia sta facendo scalpore nel Regno Unito, è un’altra. 

Percorrendo l’albero genealogico della famiglia della Bischoff, si è potuto appurare che uno dei discendenti della mummia è nientemeno che il ministro degli esteri britannico Boris Johnson.  

Boris Johnson
Il segretario di Stato per gli affari esteri britannico Boris Johnson. Keystone


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