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Altra voragine miliardaria per Credit Suisse

Il logo della banca Credit Suisse
Un periodo che va un po' tutto storto per la seconda banca svizzera. Keystone / Urs Flueeler

I problemi del fondo americano Archegos Capital Management potrebbero costare miliardi a Credit Suisse: stando a una fonte anonima citata dalla Reuters stime interne dell'istituto avrebbero quantificato la perdita ad almeno 1 miliardo di dollari.

Una seconda, analoga fonte, ha parlato di un rosso che potrebbe arrivare sino a 4 miliardi, una cifra massima avanzata anche dal Financial Times. Contattata dalla Reuters la banca non ha voluto esprimersi sul tema.

Come noto già di primo mattino l’istituto ha lanciato un avvertimento sugli utili, parlando di “perdite molto significative” per l’esposizione su un non meglio precisato hedge fund americano. Nel frattempo però gli investitori si ritirano in massa: alla borsa di Zurigo l’azione Credit Suisse ha perso quasi il 14%.

La crisi del fondo speculativo statunitense

Il fondo Archegos Capital Management, costretto dalle banche creditrici a liquidare venerdì scorso miliardi di dollari di azioni di diversi gruppi che hanno visto il loro valore calare di svariati punti percentuali (tra cui ViacomCBS, GSX Techedu, Baidu e Discovery), ha avuto pesanti effetti su alcuni grandi istituti. Nel lotto, stando a numerosi specialisti, vi sono Credit Suisse, Nomura, Deutsche Bank, Morgan Stanley, Goldman Sachs.

La banca elvetica, già coinvolta nella vicenda legata alla società di investimenti Greensill, lunedì ha reso noto che potrebbe subire una perdita “molto significativa” per i suoi risultati del primo trimestre a causa dall’uscita da un importante hedge fund, senza specificarne il nome né quantificare il danno. Nei primi scambi della settimana alla Borsa di Zurigo il titolo di Credit Suisse ha subito perso all’incirca 10% del valore. Meno del 16% perso in Asia dal colosso giapponese Nomura che ha annunciato una possibile perdita di 2 miliardi di dollari.

Secondo i media economici internazionali il fondo speculativo fondato dal finanziere Bill Hwang sarebbe stato costretto dai creditori a sbarazzarsi di azioni per volumi enormi: 20 miliardi di dollari stando a Bloomberg, 30 miliardi secondo il Wall Street Journal. Il fondo sarebbe sotto pressione non essendo riuscito ad onorare le richieste delle banche di investimento dopo il crollo della quotazione di ViacomCBS, colosso americano dei media nato nel 2019 dalla fusione fra Viacom e CBS.

Credit Suisse, con altre banche, ha prestato soldi a questo grosso cliente per effettuare degli investimenti in borsa, ma che si è ritrovato in difficoltà. Le perdite per la banca svizzera, non ancora quantificate, derivano dal fatto che le banche hanno dovuto vendere i titoli posseduti da questo hedge fund in quanto le garanzie depositate non erano più ritenute sufficienti. Si è applicato quello che in gergo si chiama “margin call”, ovvero la richiesta di più fondi a garanzia.  Perché si sono venduti i titoli? Semplicemente perché il fondo in questione non è stata in grado di versare i soldi richiesti. Ecco quindi che si sono iniziate a vendere le posizioni di questo cliente, per recuperare il massimo possibile. Il problema qual è stato? Le vendite sono state talmente tante, da far crollare il corso di alcuni titoli, quindi non si è riusciti a coprire tutto quanto prestato.

Le banche solitamente fanno questo genere di operazioni, quindi gestiscono l’operatività di grossi clienti, e prestano loro anche i soldi per poter operare “a leva” come si dice. Cioè io posso acquistare, ad esempio, 1’000’000 di dollari di un titolo, mettendo a garanzia il 1-2-5%, ma anche prendendo a prestito i soldi. Solitamente queste operazioni non pongono grossi problemi, perché i clienti sono solidi, ma in questo caso è andata male. Questo fondo era infatti molto esposto su alcuni titoli americani e cinesi, soprattutto del settore tecnologico.

Marzio Minoli, redazione economica RSI

La questione è al centro dell’attenzione anche da parte della FINMA. L’autorità di vigilanza sui mercati finanziari lunedì ha reso noto di essere a conoscenza del caso internazionale che coinvolge diverse banche e sedi internazionali. Ad informarla è stata il Credit Suisse.

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tvsvizzera.it/fra con RSI


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