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Trump ammicca agli Stati Uniti “Pro Life”

Migliaia di persone hanno partecipato alla marcia contro l'aborto tenutasi venerdì a Washington D.C. Ospite di eccezione il presidente statunitense Donald Trump, che nel suo discorso si è scagliato contro i democratici, mentre poco distante continuava il processo in Senato per la sua destituzione. Il reportage del corrispondente della Radiotelevisione svizzera. 

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 “I non nati non hanno mai avuto alla Casa Bianca un difensore così forte come me”: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha infiammato il popolo degli anti-abortisti, migliaia di persone radunatesi nel cuore di Washington per sfilare nella ‘March of Life’, la marcia per la vita, che per la prima volta nella storia vede la partecipazione di un presidente in carica.

A due passi dalla Casa Bianca Trump si concede un bagno di folla sfidando chi nello stesso momento tra le mura del Senato lo sta processando. Un gesto di sfida verso chi ha voluto il suo impeachment, per dimostrare che ciò che conta davvero è il sostegno della gente, mentre i democratici inseguono quella che lui ha sempre considerato una mera caccia alle streghe.

Una conquista per molti, una ferita per altri

“Vinceremo ancora una volta”, assicura Trump dal palco allestito al National Mall, riportando il delicato tema dell’aborto al centro della campagna elettorale per le presidenziali a pochi giorni dall’anniversario della storica sentenza con cui nel 1973 la Corte Suprema degli Stati Uniti legalizzò l’interruzione della gravidanza.

Una grande conquista per molti, una ferita ancora aperta per tanti altri. “Ogni bambino è un dono prezioso e sacro. Fin dall’inizio della mia presidenza mi sono impegnato a difendere le famiglie e continuerò a farlo”, ha affermato il presidente, promettendo che finché alla Casa Bianca ci sarà lui le “posizioni radicali” dei democratici sull’aborto non passeranno mai.

Strappa molti applausi Trump. Pronti a marciare verso la sede della Corte Suprema degli Stati Uniti attivisti, religiosi, ma anche tante famiglie, tanti giovani e numerose scolaresche, soprattutto degli istituti cattolici. Il colore dominante è il rosso, e in molti indossano la maglietta con la scritta “Crociato”.

Il presidente forse non immaginava tanto entusiasmo. Ma, nell’ultimo giorno delle argomentazioni dell’accusa in Senato, sulla testa del tycoon cade una nuova tegola. Si tratta di un audio rubato durante una cena privata in cui si può ascoltare la voce di Trump dire: “Cacciatela via”. Il riferimento è all’ex ambasciatrice Usa in Ucraina, Marie Yovanovitch, per gli accusatori di Trump silurata perché considerata non gradita dalla Casa Bianca e un ostacolo alle pressioni sul governo di Kiev per avviare indagini sui Biden e sui democratici.

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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