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Terrorismo, dieci arresti in Belgio

La retata è stata effettuata in quattro diversi quartieri della capitale Bruxelles; i fermati sono sospettati di aver reclutato combattenti per l'Isis

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La polizia belga ha messo a segno martedì mattina una retata contro il terrorismo. Dopo alcune perquisizioni effettuate in quattro diversi quartieri di Bruxelles dieci persone sono finite in manette. Il sospetto è che abbiano reclutato potenziali combattenti per lo Stato Islamico.

Smantellare una rete che recluta jihadisti per arricchire le fila dell’autoproclamato Stato Islamico: questo lo scopo dell’inchiesta avviata dalla Procura federale di Liegi. Le dieci persone fermate saranno interrogate dalla divisione antiterrorismo della polizia giudiziaria: nel corso della giornata il giudice d’istruzione deciderà su un’eventuale custodia preventiva.

Le nove perquisizioni sono state effettuate in quattro diversi quartieri di Bruxelles tra cui Molenbeek, dove sono cresciuti tre degli attentatori di Parigi e dove uno di loro, Salah Abdeslam, si è nascosto per diversi giorni. Finora, 11 persone sono state arrestate in Belgio per coinvolgimento negli attacchi compiuti nella capitale francese il 13 novembre scorso.

Questa nuova inchiesta non ha però nessun legame con le indagini sugli attentati di Parigi. In questo caso si tratta di fermare i terroristi prima che lo diventino: delle dieci persone arrestate una è sicuramente un reclutatore di jihadisti per l’Isis. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati diversi telefoni cellulari e materiale informatico: tutti oggetti che devono ancora essere esaminati.

Le indagini permetteranno di avere più dettagli sul numero e sull’identità delle persone partite dal Belgio per combattere con l’autoproclamato Stato Islamico: le autorità belghe stimano che siano circa 500 e sperano, grazie ai dati che verranno raccolti, di essere ancora in tempo per fermare chi potrebbe essere in procinto di partire.

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