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Cina, l’anno del Topo inizia con l’emergenza coronavirus

Persone in tuta isolante.
Screening all'entrata di una stazione della metropolitana di Pechino. Keystone / Wu Hong

Wuhan isolata, massima allerta a Hong Kong, controlli sistematici sui trasporti in tutto il Paese: la Cina sta intensificando le iniziative per cercare di fermare la diffusione del coronavirus, apparso proprio mentre il paese si apprestava a festeggiare l'arrivo del Nuovo anno lunare. 


Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato sabato che la Cina deve affrontare una situazione “grave”, poiché l’epidemia di polmonite virale che ha infettato finora circa 1’300 persone e ucciso 41 persone “sta accelerando” nonostante le misure adottate per cercare di fermarne la diffusione. 

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A partire da lunedì, le agenzie di viaggio cinesi non potranno più vendere prenotazioni alberghiere o vacanze di gruppo, hanno annunciato i media.

Medici militari sono stati inviati a Wuhan, la città della Cina centrale dove il virus è comparso a dicembre, attualmente di fatto in quarantena, ed è iniziata la costruzione di un secondo ospedale d’emergenza.

Si moltiplicano le iniziative intraprese per cercare di fermare la diffusione del coronavirus, oggi presente in quattro continenti.

Venerdì sera, infatti, la Francia ha annunciato di aver individuato tre casi confermati di contaminazione, i primi in Europa, mentre l’Australia ha riferito sabato che quattro persone tornate di recente dalla Cina si sono ammalate. Altri due casi sono stati confermati negli Stati Uniti.

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Un Capodanno meno felice

Tutta la provincia di Hubei, dove si trova Wuhan, è tagliata fuori dal mondo, portando il numero totale di abitanti confinati a più di 56 milioni.

L’emergenza infezione arriva proprio mentre la Cina si apprestava festeggiare il Capodanno lunare, la più grande festa del Paese. Per l’inizio dell’anno del Topo, sabato, a Wuhan non sono ci sono stati fuochi d’artificio o danze del drago.

Nelle strade che altri anni erano stracolme per la festa ci sono solo pochi passanti che si coprono il volto con le obbligatorie maschere protettive.

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Nel resto della Cina, le autorità hanno annunciato l’attuazione di misure di screening. Sono stati istituiti punti di ispezione e tutti i viaggiatori con sintomi di polmonite saranno “trasportati immediatamente” in un centro medico, ha annunciato la Commissione Sanitaria Nazionale.

La crisi arriva nel bel mezzo della stagione delle vacanze di Capodanno, quando i cinesi approfittano per viaggiare e magari andare a festeggiare nella capitale. Ma non quest’anno. A Pechino, infatti, i festeggiamenti sono stati cancellati. Anche molti siti turistici popolari, come la Città Proibita e sezioni della Grande Muraglia, sono stati chiusi per ridurre il rischio di contagio.

A Hong Kong, dove sono stati registrati cinque casi di contaminazione, è stata dichiarata la massima allerta, che ha portato all’annullamento della maratona e alla chiusura delle scuole. Tutti i viaggiatori che arrivano dalla Cina continentale devono compilare un questionario medico.

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