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Roma 2024: l’Italia in corsa per i 33esimi giochi estivi

Renzi: ci candidiamo per vincere; le nuove regole del Cio consentiranno di dislocare le gare in diverse città

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Il premier Matteo Renzi ha annunciato lunedì mattina la candidatura di Roma a ospitare i Giochi olimpici estivi del 2024. Durante la cerimonia di consegna dei Collari d’oro al merito sportivo, in diretta tv, il premier ha proclamato: “Non lo faremo con lo spirito di De Coubertin, per partecipare. Lo faremo per vincere, statene certi”. In realtà, ha aggiunto evocando un’Italia “troppo spesso rassegnata”, “si può anche perdere, ma quello che non è accettabile è rinunciare a giocare la partita, rannicchiati. Abbiamo tutte le condizioni per ambire all’oro”.

Al centro del progetto, Roma. La città che, nel 1960, organizzò quelli che sono comunemente considerati gli ultimi Giochi ‘a misura d’uomo’, tornerebbe a ospitarli con i nuovi criteri ‘anti-gigantismo’ adottati dal Comitato olimpico internazionale, che renderanno le Olimpiadi finanziariamente più sostenibili, e consentiranno una maggiore flessibilità al Paese ospitante, che potrà dislocare le diverse discipline in varie città.

Per questo Matteo Renzi, anticipando la candidatura di Roma, aveva parlato di un messaggio che avrebbe toccato anche Firenze, Napoli, la Sardegna. Il presidente del Comitato olimpico italiano Giovanni Malagò, da parte sua, prefigura anche un’estensione nel nord Italia, “che ha in Milano un punto di riferimento irrinunciabile”.

Si ipotizza persino un coinvolgimento del Vaticano. Venerdì prossimo, in occasione dell’udienza per i 100 anni del Coni, Malagò potrebbe proporre a Papa Francesco di ospitare una disciplina. Lo scrive il Quotidiano Nazionale. Il cardinale José Saraiva Martins, ex prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e grande appassionato di sport, dichiara al quotidiano che è un’ottima proposta e “il Papa potrebbe approvarla”, poiché “la Chiesa ha sempre incoraggiato lo sport come veicolo di valori sani”. Gli spazi, del resto, non mancherebbero: oltre ai Giardini Vaticani, ci sono “gli ampi spazi della residenza di Castelgandolfo che ora sono poco utilizzati”.

Dei Paesi intenzionati a candidarsi per il 2024, l’Italia è la prima a uscire allo scoperto. Al lavoro ci sono Germania, Francia, Russia, Stati Uniti, Sudafrica, Marocco, Qatar e Australia. Il lungo processo di selezione sarà avviato il mese prossimo –l’annuncio di stamattina, dunque, non è ancora un impegno formale- e si concluderà nel 2017, quando a Lima sarà annunciato il nome della città ospitante.

Roma, intanto, non dovrà soltanto fare i conti con una reputazione incrinata dall’inchiesta ‘Mafia Capitale’: dovrà convincere gli stessi italiani che i Giochi olimpici sono un’opportunità. Il sindaco Ignazio Marino assicura che la Città è pronta: “La mia amministrazione”, rispetto a quando si rinunciò alla candidatura per il 2020, “ha tagliato 550 milioni di sprechi. Abbiamo tutte le carte in regola e alle spalle oltre 3000 anni di grandissima storia”.

Fu l’allora presidente del Consiglio Mario Monti, nel 2012, a fermare la corsa di Roma per le Olimpiadi del 2020, a causa della grave crisi economica e dell’incertezza sui costi dell’iniziativa. Qualche anno prima, la capitale italiana era invece stata in lizza per i Giochi del 2004; il Cio le preferì Atene.

ANSA/scarc

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