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Politica nel Regno Unito, “il governo ha sottovalutato le ingerenze russe”

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Secondo molti, senza le ingerenze russe il Regno Unito sarebbe ancora nell'Unione Europea. Copyright 2020 The Associated Press. All Rights Reserved

Una commissione parlamentare britannica ha presentato martedì un molto atteso rapporto sulle possibili ingerenze russe nella vita politica del Paese. Non sono emerse prove precise, ma il governo è accusato di aver sottovalutato i rischi.

Nella conclusione del rapporto di 55 pagine si legge che l’influenza russa nella politica del Regno Unito è diventata “la nuova normalità”, una situazione “altamente sottovalutata dal governo” che ha “attivamente evitato” di indagare sulle possibili interferenze.

L’Intelligence and Security Committee (Isc) non presenta prove precise delle presunte attività di Mosca durante il referendum sulla Brexit o quello sull’indipendenza della Scozia del 2014, quando il 55% degli elettori si è espresso a favore di una permanenza nel Regno.

“Ci sarebbe dovuta essere una valutazione delle ingerenze russe durante il referendum. Deve essercene una e i risultati devono essere a disposizione del pubblico”, ha dichiarato il deputato laburista Kevan Jones presentando il rapporto e sottolineando come invece negli Stati Uniti si sia agito per fare luce su simili sospetti nel caso delle presidenziali del 2016.

Il documento sottolinea anche che Londra ha accolto “a braccia aperte” gli oligarchi russi e i loro soldi, permettendo loro di insediarsi nel Paese.

Il governo britannico, dal canto suo, ha contestato l’accusa di essere stato troppo lento ad agire e ha ricordato che non ci sono prove concrete di un’ingerenza nel referendum sull’appartenenza all’UE. Ha assicurato tuttavia che “la Russia resta una priorità assoluta in termini di sicurezza nazionale”, perché rappresenta “una minaccia duratura e importante per il Regno Unito e i suoi alleati” nei settori “militari convenzionali, nella disinformazione e nei cyber-attacchi”.

Russofobia

Per la portavoce del Ministero degli affari esteri di Mosca, Maria Zakharova, il rapporto non fa che tradurre la “russsofobia sotto forma di false informazioni”. Poco prima della presentazione del documento, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha assicurato che la Russia non è mai intervenuta nel processo elettorale di nessun Paese al mondo.

La pubblicazione del rapporto avviene in un momento dove le tensioni tra Londra e Mosca sono particolarmente tese. Il Regno Unito ha ipotizzato delle interferenze russe nella campagna elettorale per le legislative di dicembre e ha accusato l’intelligence del Cremlino di essere dietro a dei cyber-attacchi che avevano l’obiettivo di rubare i risultati della ricerca sul vaccino contro il nuovo coronavirus. Accuse che Mosca smentisce.

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tvsvizzera.it/Zz/afp con RSI (TG del 21.07.2020)

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