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Brexit, l’impasse continua tra Regno Unito e UE

Bruxelles e Londra hanno deciso di intavolare nuove "discussioni" per uscire dall'impasse sulla Brexit, tuttavia l'Ue ha già ribadito il suo rifiuto per le modifiche all'accordo di divorzio chieste dalla premier britannica Theresa May.

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Una stretta di mano educata, ma che molti hanno giudicato fredda quella fra il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e la premier britannica Theresa May. La seguente discussione tra i due, secondo un comunicato comune, è stata “vigorosa, ma costruttiva”.

“Nonostante le sfide, i due leader hanno convenuto che i loro gruppi negozino sulla possibilità di trovare un modo per ottenere il più ampio sostegno possibile nel Parlamento del Regno Unito e rispettare gli orientamenti concordati dal Consiglio europeo”, precisa il comunicato.

Posizioni inconciliabili

Altre discussioni, dunque, per trovare una difficile quadratura del cerchio con le due parti che rimangono ferme sulle proprie inconciliabili posizioni. May ha chiesto che venga concesso un “cambiamento giuridicamente vincolante” sulla clausola del “Backstop” per il confine nordirlandese, mentre l’Ue ha ribadito che l’accordo di uscita del Regno Unito, “equilibrato e frutto di importanti concessioni dalle due parti”, non si tocca.

Il cosiddetto “backstop” sancisce che il Regno Unito resterà nell’unione doganale europea fino a che non si troverà una soluzione che eviti il ritorno di una frontiera “dura” tra Irlanda e Irlanda del Nord. Quest’ultima resterebbe nel mercato unico delle merci. 

La richiesta di modifica di May non è apparsa chiara, ma i cambiamenti auspicati dal Parlamento britannico riguardano, ad esempio, un limite di tempo per il Backstop o un’uscita unilaterale che può essere decisa dal Regno Unito. 

Il solo punto che gli europei si sono detti disposti a cambiare è la dichiarazione politica che accompagnerà il testo, che potrebbe diventare “più ambiziosa in termini di contenuti e di rapidità per quello che concerne future relazioni”. 

Il prossimo appuntamento sarà lunedì, con l’incontro tra il capo-negoziatore dell’Ue Michel Barnier con il ministro britannico per la brexit Steve Barclay. Intanto, in assenza di una svolta, lo spettro di una brexit senza accordo diventa sempre più minaccioso.

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