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Ungheria, vittoria schiacciante di Orban

Viktor Orban è stato riconfermato per la terza volta alla testa del governo ungherese dopo una schiacciante vittoria alle elezioni legislative da parte del suo partito, il Fidesz, ben messo anche per conservare la maggioranza in Parlamento, secondo le proiezioni della Commissione elettorale.

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Il partito di Viktor Orban, il Fidesz, è stato sostenuto dal 49,5% dei votanti alle elezioni legislative tenutesi domenica, secondo i risultati provvisori sul 93% delle schede scrutinate. 

In seconda posizione si sono piazzati i nazionalisti del partito Jobbik, con il 20% delle preferenze. Gabor Vona, il presidente del partito di estrema destra, dopo questo risultato deludente, ha presentato le sue dimissioni. 

Secondo le previsioni della Commissione elettorale, il Fidesz conserverà la maggioranza in Parlamento con 133 deputati su 199. Il Jobbik avrebbe 26 seggi, mentre i socialisti 20. 

Il metodo di scrutinio, cambiato nel 2010, è più favorevole al partito al potere di fronte a un’opposizione composta da una sinistra frammentata e dal Jobbik. Il numero totale di seggi è stato ridotto da 386 a 199 nel 2011 e il secondo turno è stato soppresso, cosa che priva i partiti della possibilità di formare alleanze tra i due turni di voto. 

“Omogeneità etnica”

Il leader ungherese, noto per la sua linea dura sull’immigrazione, si era presentato durante la campagna come il garante dei valori cristiani del suo paese di fronte all’ “afflusso di musulmani”. La sua vittoria gli permetterà di “difendere l’Ungheria”, ha detto, sottolineando la sua soddisfazione per la grande affluenza alle urne (circa il 70%) che ha “cancellato ogni dubbio” sulla sua politica.

Negli otto anni consecutivi in cui è stato premier si è scontrato frontalmente con Bruxelles riguardo alla politica sulle quote dei migranti, sostenendo che l’Ungheria cristiana, che non ha nessuna tradizione di immigrazione, deve preservare la sua “omogeneità etnica”. I suoi oppositori ritengono che abbia imposto al paese uno stile sempre più autoritario. 

Tutta l’Europa centrale “più emancipata”

L’esperto di politica europea e professore dell’Università Andrassy di Budapest Hendrik Hansen aveva recentemente detto che una netta vittoria di Orban “rinforzerebbe l’unione del gruppo di Visegard (Ungheria, Plolonia, Cechia e Slovacchia) in ambito di politica migratoria”.

Parole che si rispecchiano in quanto ha dichiarato lunedì mattina il viceministro degli affari esteri polacco nonché ambasciatore presso l’UE Konrad Szymanski che ha definito la vittoria di Orban come “una conferma della politica di emancipazione dell’Europa centrale”. Un’emancipazione che “non è diretta contro nessuno ma che vuole rendere l’Europa centrale più visibile come partner dell’UE”, ha aggiunto.

In Francia, la prima a felicitarsi per il risultato in Ungheria è stata la presidente del Front National Marine Le Pen. “Il capovolgimento dei valori e l’immigrazione di massa sostenuti dall’UE sono stati nuovamente rifiutati”, ha scritto su Twitter. 

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