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Coronavirus, Oms: “Troppo presto” per dichiarare l’emergenza internazionale

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità è ancora troppo presto per dichiarare l'emergenza internazionale per far fronte al diffondersi del nuovo virus apparso in Cina. Nel frattempo, nella regione di Wuhan sono stati isolati 20 milioni di persone e anche la famosa Città Proibita di Pechino è stata chiusa.

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 Dopo lunghe discussioni, il Comitato di emergenza dell’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che è ancora troppo presto per considerare l’epidemia di coronavirus apparsa in Cina come un’emergenza internazionale.

“Non fraintendete. È un’emergenza in Cina, ma non ancora mondiale. Però potrebbe diventarlo”, ha dichiarato il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

Le corrispondenza dalla sede dell’Oms a Ginevra

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Per contenere la diffusione del virus, dalle 10:00 di giovedì mattina nessun aereo e nessun treno può lasciare Wuhan, una metropoli di 11 milioni di abitanti nel centro della Cina. Sono bloccati anche i caselli autostradali che portano fuori dalla città.

Oltre a Wuhan, dove è iniziata l’epidemia che da dicembre ha infettato centinaia di persone, anche a Huanggang, 70 chilometri più a est, sono state introdotte misure simili. La vicina Ezhou ha chiuso la stazione.

Pechino ha annunciato il primo decesso al di fuori della regione, morte che porta a 18 il bilancio totale delle persone uccise dal coronavirus.

La chiusura della Città Proibita a Pechino dimostra la preoccupazione delle autorità nei confronti della malattia. Alla vigilia delle vacanze per il Capodanno lunare, la capitale ha decretato l’annullamento delle festività che attirano abitualmente centinaia di migliaia di persone.


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