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Corea del Sud riprende la propaganda anti-Nord

Gli altoparlanti hanno ricominciato a trasmettere messaggi lungo il confine; la misura interrompe i tentativi di distensione tra i due Paesi

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La Corea del Sud ha risposto a suon di propaganda e slogan diffusi via altoparlante alla provocazione di Pyongyang, che afferma di aver effettuato test con la bomba H. Una misura che interrompe i tentativi di distensione tra i due paesi, decisi mesi fa.

Una voce si diffonde in mezzo al nulla. Gimpo, Corea del Sud, a poca distanza dal confine col Nord: dagli altoparlanti si sentono notizie generiche, musica, le previsioni del tempo, che fanno da intermezzo alla continua propaganda contro la politica repressiva di Pyongyang, fatta di critiche e denunce contro Kim Jong-Un.

Ha il sapore di tempi andati questa guerra fatta di parole al servizio di un governo, con frasi costruite al solo scopo di screditare il nemico, preoccupandosi solo che arrivino alle orecchie di tutti. Di fatto, le frasi diffuse dagli altoparlanti sudcoreani si possono sentire fino a 10 chilometri di distanza.

Una misura che è stata riesumata dopo l’ennesima provocazione della Corea del Nord, che sostiene di aver effettuato test con la bomba H. Va però ricordato che gli altoparlanti non erano spenti da anni, ma solo dallo scorso agosto, quando in un vano tentativo di distensione tra le due Coree si era deciso di accantonare tali manovre.

Non tutti ritengono che questa sia la risposta più adeguata. Non sono mancate inoltre le manifestazioni, di chi pensa che la guerra psicologica sia del tutto inutile e possa piuttosto portare a un’escalation militare.

Ma la decisione della Corea del sud fa parte delle misure previste dall’accordo firmato tra i due paesi, come ha spiegato il portavoce del ministero sudcoreano per l’Unificazione, in base al quale era stato stabilito che in caso di situazioni “anomale”, si sarebbe potuto ricorrere a questa strategia. In attesa di una risposta, che certamente si farà sentire.

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