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Brexit, l’ipotesi di un rientro di Londra nell’AELS

Riunione ministeriale dell'Associazione europea di libero scambio lunedì a Berna: "terremo d'occhio, ma è presto per esprimersi"

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A pochi giorni dal terremoto Brexit, si è tenuta lunedì a Berna la riunione ministeriale dell’Associazione europea di libero scambio, della quale fa parte la Svizzera. Una strada che potrebbe percorrere anche Londra, ora che uscirà dall’Unione europea.

È stato tra i paesi fondatori dell’Associazione di libero scambio nel 1960, il Regno Unito. Ne uscì proprio per aderire alla CEE, poi diventata l’Unione europea rifiutata pochi giorni fa. All’incontro dei ministri dell’AELS, lunedì a Berna, la questione Brexit ha tenuto ampiamente banco.

“Siamo tutti scioccati dalla decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione europea”, ha detto la ministra del commercio e dell’industria norvegese Monica Maeland, “la Gran Bretagna è importante per tutti i membri dell’AELS e naturalmente terremo d’occhio da vicino come la situazione si evolverà sia per il Paese che per l’Europa. Però non posso speculare su un rientro nell’AELS: Londra non si è espressa in merito e prima dovrà capire in che direzione vuole andare. Lo stesso vale per l’Europa”.

“Adesso è troppo presto per esprimermi su un possibile ingresso del Regno Unito nella nostra associazione”, le fa eco la ministra degli esteri islandese Lilja Alfredsdottir. “Adesso per noi è importante analizzare gli scenari possibili, e capire che c’è tanta incertezza al momento in Gran Bretagna e nell’Unione. Saremo pronti quando tutto sarà risolto”.

Certo che lo scenario di un possibile ritorno fa sognare la Svizzera e gli altri membri dell’Associazione, che con un partner di peso come Londra si rafforzerebbe.

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