Borse, crolla Shanghai, effetto domino in Asia
La principale piazza cinese, con -8,49%, registra il peggior calo in 8 anni; cedono Shenzhen (-7,70%), Tokyo (-4,61%), Hong Kong (-5,17%) e Taiwan (-4,84%)
Inizio di settimana molto difficile per le borse asiatiche, trascinate al ribasso dalle piazze finanziarie cinesi. La peggiore lunedì mattina è stata Shanghai, che con -8,46% ha fatto registrare il peggior calo giornaliero degli ultimi 8 anni. I timori persistenti per il rallentamento della seconda economia mondiale hanno contagiato, almeno inizialmente, anche le principali borse europee.
Erano 4 anni che le borse asiatiche nel loro complesso non cedevano così tanto terreno in una sola seduta. Secondo alcuni analisti, i mercati stanno entrando in una fase di panico: la situazione richiama alla mente la crisi finanziaria asiatica della fine degli anni Novanta.
Anche nel vecchio continente gli investitori sono preoccupati per la fragilità dell'economia cinese e per il suo impatto sulla crescita mondiale. Le incertezze si riflettono inoltre sul prezzo delle materie prime: trascinato al ribasso il petrolio, con il Brent che lunedì mattina è sceso sotto i 45 dollari al barile per la prima volta dal 2009.
A favorire il nuovo crollo del prezzo del barile anche la scelta dell'Iran di aumentare la sua produzione di greggio.
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