Benedetto XVI, "colpa grave ma non sono un bugiardo"
Un 'mea culpa', a nome di tutta la Chiesa da parte di Benedetto XVI, ma sui fatti che gli vengono imputati dal dossier pubblicato a Monaco, il Papa emerito si dice colpito dall'essere stato presentato come "un bugiardo". Lui che comunque per primo ha alzato il tappeto sotto il quale si nascondeva la polvere e che ha consegnato il testimone a Francesco che ha abbracciato la linea della 'tolleranza zero'.
Una Lettera di risposta a chi lo accusa, dunque, ma anche un messaggio a tutta la Chiesa che suona già come un testamento spirituale. E se Papa Francesco gli è stato "personalmente" vicino in questi giorni e soprattutto ha fatto della lotta agli abusi un cardine del pontificato, ci sono discepoli di Cristo che "dormono", non vedono il male e di fatto non si sentono coinvolti.
"Il servizio della verità - commenta padre Federico Lombardi che è stato portavoce di Benedetto XVI - è stato sempre al primo posto. Egli non ha mai cercato di nascondere quello che poteva essere doloroso riconoscere per la Chiesa; non ha mai cercato di dare una bella immagine falsa della realtà della Chiesa o di quello che avviene. Quindi io ritengo assolutamente che non si possa dubitare in nessun modo della sua veridicità".
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