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Ankara, si aggrava il bilancio: 37 morti

L'attentato è stato perpetrato con un'autobomba in pieno centro; le indagini starebbero seguendo la pista del terrorismo di matrice curda

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È salito a 37 morti il bilancio delle vittime dell’attacco terroristico avvenuto domenica sera ad Ankara. Le autorità turche hanno confermato che si è trattato di un’autobomba esplosa accanto a una fermata dell’autobus non lontana da un parco, in pieno centro della capitale. Le indagini starebbero seguendo la pista del terrorismo di matrice curda, in particolare il PKK, già responsabile di diversi attacchi analoghi.

Una domenica di sangue in pieno centro città. Una nuova strage nella capitale turca. L’autobomba è esplosa attorno alle 18.30 a una fermata dell’autobus vicino a un parco e a un centro commerciale. Chi ha colpito voleva chiaramente uccidere molte persone.

“La macchina è arrivata vicino a noi”, racconta una persona colpita. “Dieci secondi dopo ho visto i sedili del bus volare in aria. Un pezzo di metallo mi ha ferito.”

Il bilancio è subito gravissimo, nonostante polizia e ambulanze siano subito accorse sul luogo dell’esplosione.

“La scorsa notte hanno perso la vita delle persone innocenti; 30 di esse sono morte sul posto”, riferisce il ministro della salute turco Mehmet Muezzinogli. “Tra queste vi sarebbe almeno un attentatore, non siamo ancora sicuri se ve ne sia un altro. Altre 7 persone hanno perso la vita in ospedale; 71 sono ancora ricoverate, 15 in condizioni critiche.”

L’attentato non è stato ancora rivendicato. Le autorità seguono la pista del terrorismo di matrice curda. Secondo un quotidiano locale uno dei due kamikaze sarebbe un’ex studentessa universitaria vicina al PKK, la stessa organizzazione terroristica che aveva già colpito la capitale turca, l’ultima volta solo un mese fa. Tra la popolazione cresce la preoccupazione.

“Questa non è la prima volta. Ci sono stati 3 o 4 attentati nel giro di 4 o 5 mesi. Ho paura che questi attacchi continueranno”.

“Saremo ancora più determinati contro il terrore”, ha promesso il presidente turco Erdogan. Intanto nella notte nuovi raid dell’aviazione turca hanno colpito postzioni del PKK nel nord dell’Iraq.

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