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Regno Unito, stop ai veicoli a benzina e diesel dal 2030

Johnson
Alcuni aspetti dell'ambizioso piano del premier piacciono ai difensori dell'ambiente, altri molto meno. Copyright 2020 The Associated Press. All Rights Reserved

Il premier britannico Boris Johnson ha anticipato al 2030 il divieto di vendita di veicoli alimentati esclusivamente a benzina e diesel nel Regno Unito. Il suo piano di una "rivoluzione industriale verde" punterebbe anche sulla creazione di nuovi impieghi.

Sviluppare l’eolico offshore, riscaldare gli edifici e alimentare i trasporti con l’idrogeno, promuovere le automobili elettriche, piantare alberi su migliaia di ettari, diventare il “leader mondiale” nella cattura e immagazzinamento del CO2, ma anche incoraggiare il nucleare.  È l’ambizioso piano in dieci punti del premier conservatore, piano che dovrebbe “creare e sostenere” 250’000 impieghi.

Queste misure dovrebbero permettere al Regno Unito, che accoglierà nel 2021 a Glasgow la conferenza ONU sul clima COP26, di raggiungere il suo obiettivo di emissioni zero di gas a effetto serra entro il 2050.

Dodici miliardi di investimenti

“Dopo lunghe discussioni con i costruttori di automobili, il primo ministro conferma che il Paese cesserà di vendere nuove automobili a benzina e diesel entro il 2030”, hanno comunicato i servizi governativi.

Lo scorso febbraio, Johnson aveva fissato questo obiettivo al 2035. Secondo il piano attuale, fino a questa data potranno essere ancora venduti veicoli ibridi.

La “rivoluzione verde” prevede investimenti pubblici per 12 miliardi di sterline (14,5 miliardi di franchi svizzeri) di cui 1,3 miliardi per accelerare lo sviluppo delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.

In ottobre, Johnson aveva già promesso di fare del Regno Unito “l’Arabia Saudita dell’eolico offshore” (parchi eolici costruiti sull’acqua), capace di alimentare tutte le economie domestiche britanniche con una produzione paragonabile a quella di 40 reattori nucleari.

L’Ong Greenpeace ha definito il divieto di vendita di automobili a benzina e diesel “una svolta storica nell’azione per il clima”. Ê tuttavia critica del piano di Boris Johnson che resta, a dire degli ambientalisti, “fissata su soluzioni speculative come il nucleare e l’idrogeno proveniente da energie fossili”.

Il servizio del Telegiornale: 

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tvsvizzera.it/Zz/afp con RSI (TG del 18.11.2020)

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