La televisione svizzera per l’Italia

Respinti e clandestini

tvsvizzera

Viaggio fra Pozzallo e Scicli in Sicilia, fra i profughi abbandonati per strada e quelli accolti

Quattro ragazzi fra i 20 e i 25 anni. Altissimi, vestiti con una tuta grigia. In mano una borsa della spesa. E’ la loro valigia. Vengono dalla Nigeria e dopo aver camminato per giorni, essere passati dalla Libia, aver preso un barcone hanno raggiunto Pozzallo.

All’hotspot, il centro di alto smistamento dei migranti, hanno ricevuto un foglio di via, ossia un documento che intima loro di lasciare l’Italia entro sette giorni. E non sono i soli. Qui, dove da inizio anno sono stati registrati 2’000 arrivi, sono almeno 500 i respingimenti recensiti dalla onlus Borderline SiciliaCollegamento esterno. Una vera e propria scrematura viene effettuata dalle forze dell’ordine all’interno della struttura fra migranti economici (che difficilmente potranno rimanere nel paese) e quelli che hanno diritto a ricevere asilo (siriani ed eritrei). Una selezione, ci spiega l’attivista Lucia Borghi, che si è fatta più netta da quando il Centro di primo soccorso e accoglienza è stato trasformato in hotspot.

Facsimile del provvedimento di espulsione web

A farne le spese sono soprattutto coloro che provengono dal Mali, dal Sudan, dalla Nigeria e dalla Costa d’Avorio. Poco dopo essere arrivati in Italia, sono intimati a lasciarla in una settimana. Ma nessuno lo fa. Uno: perché non hanno soldi; due: perché sono fuggiti dai loro paesi per non tornarci. Così, grazie a un sistema incomprensibile, finiscono nel girone dell’illegalità, con molti rischi: per le donne lo spettro della prostituzione, per i bambini la tratta e per gli uomini la criminalità.

Il sindaco di Pozzallo: “Come si può respingere questa gente?”

“Questi hotspot è vero che danno problemi – ci conferma il sindaco di Pozzallo Luigi Ammatuna – . Mi dica lei come fanno ad andarsene, arrivano qui senza niente”. Ammatuna conosce bene il tema della migrazione. Lo ha vissuto sulla sua pelle sin dall’inizio delle prime ondate. Oramai in Europa è una sorta di esperto. Viene invitato a convegni con i suoi omologhi che si trovano spiazzati. “Come si può respingere questa gente? si domanda ad alta voce. “(…) Sono stato recentemente a Vienna a un convegno con miei omologhi: sa chi mi ha colpito di più? Il sindaco di Lesbo che non ha paura di dire ai suoi connazionali: se non li volete, se non volete questi disperati, mandateli da me”.

Pozzallo google maps

L’hotspot di Pozzallo era stato al centro dell’attenzione mediatica a fine dicembre quando Medici senza frontiere aveva annunciato di lasciarlo per protestare contro le condizioni invivibili della struttura (leggi il nostro articoloCollegamento esterno): scarsa igiene, promiscuità e presenza di blatte. Nessuno aveva parlato di respingimenti, un tema che sembra quasi essere un tabù, soprattutto per i politici.

La risposta della Prefettura alla nostra richiesta di visitare l’hotspotCollegamento esterno

E se per molti il viaggio verso l’Europa è costituito da continue barriere e difficoltà, molti altri possono contare su reti di sostegno e di accoglienza. Un esempio lo dà la Casa delle cultureCollegamento esterno del progetto Mediterrean HopeCollegamento esterno (realizzato grazie all’8 permille delle chiese valdesi e metodiste) che sorge nel centro di Scicli, cittadina che dista una ventina di chilometri da Pozzallo. L’edificio, che può ospitare fino a 40 persone, accoglie soprattutto soggetti considerati vulnerabili, “donne e bambini”, come ci spiega Giovanna Scifo, responsabile della struttura. Anche loro sono passati dall’hotspot. Qui trovano una sistemazione provvisoria, una casa. Molti muri sono tappezzati da disegni dove vengono ritratti soprattutto navi e mare. Ci sono anche quelli di Francesco Piobbichi Collegamento esternoche in fondo alle onde mette tanto filo spinato.

Alessandra Spataro

Il nostro dossier: Le vie dei migrantiCollegamento esterno

Per saperne di più: Il progetto Faro Collegamento esternodi Terres des Hommes

Altri sviluppi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR