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Open Arms, è scontro nel Governo italiano

mani reggono un libro giallo con il titolo europa
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Nuovo scontro sui migranti in Italia: il ministro dell'interno Matteo Salvini ha firmato mercoledì sera il decreto che vieta l'ingresso nelle acque territoriali per la nave Open Arms, mentre la ministra della difesa Elisabetta Trenta ha deciso diversamente.

La nave Open Arms con 147 migranti a bordo è arrivata all’alba di giovedì nelle immediate vicinanze di Lampedusa.

Diverse motovedette della guardia di finanza e della capitaneria di porto stanno monitorando i movimenti dell’imbarcazione della Ong catalana che si è diretta verso l’isola delle Pelagie, scortata da due navi militari, dopo che il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio ha accolto un suo ricorso, sospendendo il divieto di ingresso nelle acque italiane disposto dal ministro dell’interno Matteo Salvini.

Mercoledì sera, il ministro dell’interno aveva rinnovato il provvedimento, presentando ricorso contro la decisione del Tar. “Continuo e continuerò a negare lo sbarco a chi pretende di portare dei clandestini sempre e solo in Italia”, aveva dichiarato il leader della Lega.

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“La politica non può perdere l’umanità”

La ministra della difesa Elisabetta Trenta, che aveva ordinato alle navi della Marina militare di scortare verso le coste italiane l’imbarcazione spagnola, si è però opposta e ha rifiutato di apporre la sua firma al nuovo decreto del suo collega di governo.

“Non si può ritenere che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonché le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria, che anzi si sono verosimilmente aggravati”, ha affermato Elisabetta Trenta – citata dall’Ansa – spiegando la sua scelta di non firmare.

La mancata adesione alla decisione del giudice amministrativo “potrebbe finanche configurare la violazione di norme penali”, avverte la ministra della difesa. “Ho preso questa decisione, motivata da solide ragioni legali, ascoltando la mia coscienza – sottolinea ancora la ministra. Non dobbiamo mai dimenticare che dietro le polemiche di questi giorni ci sono bambini e ragazzi che hanno sofferto violenze e abusi di ogni tipo. La politica non può mai perdere l’umanità. Per questo non ho firmato”.

Una scelta, la sua, condivisa in parte dal premier Giuseppe Conte che aveva chiesto di “mettere in sicurezza i minori” presenti sulla nave e che giovedì ha duramente attaccato Salvini con un post su Facebook, nel quale lo accusa dell'”ennesimo” episodio di “sleale collaborazione” e di “strappi istituzionali” determinati dalla foga politica.

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La Spagna, nel frattempo, ha informato la presidenza del Consiglio italiano della propria disponibilità a partecipare alla redistribuzione dei migranti della Open Arms, una volta sbarcati, rendono noto fonti di Palazzo Chigi.

Il ‘beach tour’ prosegue

Intanto, malgrado la crisi di Governo, Matteo Salvini prosegue il suo ‘beach tour’. Mercoledì sera, qualche ora dopo le commemorazioni del crollo del ponte Morandi a Genova, il leader della Lega era a La Spezia. Tra tanti applausi, ma anche contestazioni. Il reportage della Radiotelevisione Svizzera:

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