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Mafia Capitale, al via il primo processo

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No al rito abbreviato per l'ex direttore della municipalizzata dei rifiuti capitolina Giovanni Fiscon

Si è aperto a Roma il primo processo a carico di 5 imputati coinvolti nella maxi inchiesta su appalti truccati e corruzione conosciuta come Mafia Capitale. Il giudice dell’udienza preliminare ha respinto la richiesta condizionata del rito abbreviato per l’ex direttore dell’azienda municipalizzata dei rifiuti (AMA) Giovanni Fiscon, che a questo punto sarà giudicato nell’ambito del procedimento principale che vede sul banco degli imputati i Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.

Il dirigente della municipalizzata è sospettato di aver agevolato l’associazione di tipo mafioso gestita da Massimo Carminati. Ignazio Marino, che ieri è stato interrogato per 4 ore dalla Procura su presunte irregolarità in merito alle spese di rappresentanza, non è intervenuto in aula. In proposito il sindaco dimissionario aveva sempre ritenuto inadatto Giovanni Fiscon a ricoprire il ruolo di dirigente della municipalizzata e agli atti dell’inchiesta figura un sms di Salvatore Buzzi inviato alla riconferma del suo protetto nel luglio 2014: “Marino 0, Fiscon 2”.

Il rito alternativo è stato invece concesso agli altri imputati, l’ex responsabile del coordinamento cittadino per l’attuazione del piano nomadi Emanuela Salvatori, Emilio Gammuto (collaboratore di Salvatore Buzzi), Raffaele Bracci e Fabio Gaudenzi (uomini vicini all’altro indagato eccellente di Mafia Capitale Massimo Carminati).

Il prossimo 26 ottobre sarà poi la volta dell’ex assessore comunale Daniele Ozzimo, già responsabile per le politiche della casa, che comparirà davanti ai giudici insieme ad altre 4 persone, tutti accusati di corruzione. Ma si tratta di due piccoli antipasti su cui si potrà verificare la fondatezza dell’impianto accusatorio, in attesa del piazzo forte costituito dalla celebrazione del processo principale scaturito dall’inchiesta “Mondo di mezzo”, in calendario a partire dal 5 di novembre, che ha scosso i palazzi del potere capitolino.

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