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Casellario, i rifiuti a lavorare in Svizzera sono meno dell’1%

La misura è stata introdotta nel 2015 dal DI La misura è stata introdotta nel 2015 dal DI

Ciononostante il Governo ticinese scrive a Berna per sostenere la richiesta sistematica della fedina penale

Il Governo ticinese ha comunicato oggi, lunedì, i dati aggiornati riguardanti l’obbligo per i cittadini dell’Unione Europea di presentare il casellario giudiziale se intendono soggiornare o lavorare in Ticino: negli ultimi sei mesi sono state emesse 20 decisioni negative, “a tutela della sicurezza del nostro territorio”, scrive il Consiglio di Stato in una nota.

Nel contempo, l’Esecutivo ha inviato una lettera alla Commissione istituzione politiche del Consiglio degli Stati, invitandola a sostenere le iniziative del Gran Consiglio che chiedono la richiesta sistematica della fedina penale a livello svizzero.

In Ticino, la misura straordinaria è stata introdotta nell’aprile del 2015 dal Dipartimento delle istituzioni. Su un totale di 30’689 domande esaminate, in 30’426 casi (99,14%) la procedura si è conclusa con il rilascio o il rinnovo del permesso. In 263 occasioni (0,86%), scrive il Governo, sono invece emersi elementi di natura penale, che hanno portato a un approfondimento del dossier: per 53 di queste richieste sono poi giunte decisioni negative.

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