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La legge sui giochi d’azzardo “rispetta la volontà popolare”

Redazione Swissinfo

La nuova legge sui giochi in denaro adempie il mandato costituzionale di vincolare tali attività ad autorizzazione e a tutte le condizioni che ciò comporta, afferma Béatrice Haeny, difensora della normativa adottata dal parlamento svizzero. Per la capogruppo liberale radicale del parlamento cantonale di Neuchâtel, la nuova legislazione consente inoltre di meglio proteggere i giocatori.


L’11 marzo 2012, l’87 per cento degli svizzeri e delle svizzere e tutti i Cantoni hanno accettato la nuova versione dell’articolo 106 della Costituzione federale, che prevede che:

. I giochi in denaro sono un’attività sottoposta a concessione (autorizzazione) della Confederazione o dei Cantoni. Il che significa che i principi prevalenti in materia di liberalismo economico non si applicano ai giochi in denaro e che il numero di casinò e di lotterie è fissato nella legge.

· I casinò pagano le tasse ai Cantoni e i loro utili sono destinati all’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS), che rappresentano introiti di circa 300 milioni di franchi all’anno per l’AVS e di circa 50 milioni per i Cantoni.

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· I profitti delle lotterie sono interamente destinati a scopi di utilità pubblica. Le due grandi lotterie attive in Svizzera ridistribuiscono ogni anno oltre 600 milioni di franchi a enti sportivi, sociali, culturali e artistici, sia allo sport d’élite che ad attività puramente amatoriali, come il sostegno a piccoli eventi sportivi, feste popolari, piccoli teatri o associazioni sociali.

· In considerazione del pericolo insito nei giochi d’azzardo, la Confederazione e i Cantoni adottano provvedimenti adeguati per garantire la protezione dei giocatori in funzione dei giochi, del luogo e delle modalità di gestione dell’offerta.

In sintesi, i giochi in denaro non sono un’attività retta dal liberalismo economico, ma un’attività autorizzata dallo Stato. I profitti dei giochi d’azzardo non devono essere ridistribuiti ad azionisti, ma destinati alla previdenza di vecchiaia e a scopi di pubblica utilità. Inoltre, anche se può sembrare paradossale, i giocatori devono essere protetti.

Béatrice Haeny a mezzo busto.
Capogruppo liberale radicale (PLR) nel parlamento cantonale di Neuchâtel da febbraio, Béatrice Haeny ha iniziato la carriera politica nel 2004 come deputata a Cortaillod, il comune dove risiedeva allora. Nel legislativo cantonale siede dal 2009. L’avvocata 33enne è inoltre stata vicepresidente del PLR neocastellano dal 2015, funzione da cui si è dimessa recentemente, dopo che è stata designata capogruppo, perché contraria ad accumulare cariche. In controcorrente rispetto al partito a livello nazionale, Béatrice Haeny e il PLR neocastellano sostengono la Legge sui giochi in denaro, in votazione popolare il 10 giugno. Béatrice Haeny

Per una certa etica

La nuova legge sui giochi in denaro soddisfa perfettamente i requisiti di cui sopra ed è per questa ragione che io la sostengo. Infatti, consentendo solo ai casinò già in possesso di una concessione di offrire giochi online, si garantisce che l’apertura a questi giochi avverrà nel rispetto dei giocatori e di una certa etica.

Inoltre, esigendo dalle lotterie che i distributori di biglietti, situati per esempio in esercizi pubblici, siano provvisti, come i distributori di sigarette, di un dispositivo che impedisca ai minori di giocare, e mantenendo i divieti di accesso ai casinò, consentirà di combattere meglio la dipendenza dal gioco.

Infine, informando i consumatori di giochi online che arrivano su un sito vietato in Svizzera e che possono giocare a giochi identici sui siti dei casinò svizzeri, permetterà non solo di rispettare il mandato costituzionale che prevede che i proventi dei giochi siano utilizzati per l’AVS o per scopi di pubblica utilità, ma anche di lottare contro alcune forme di riciclaggio di denaro e persino contro tentativi di truffa online.

L’esempio dei vicini europei

Va poi anche notato che tutti i paesi europei che applicano tali restrizioni, in particolare Francia e Belgio, considerano che funzionano molto bene, benché sia possibile eluderle. Da precisare che non vi saranno sanzioni per i giocatori che, nonostante gli avvertimenti, decideranno di giocare sul sito di casinò con sede per esempio a Malta, Gibilterra o Antigua.

È peraltro sorprendente notare che gli oppositori dei blocchi a siti online spesso hanno un discorso contraddittorio, ossia: se il blocco è effettivamente inefficace, perché allora combatterlo? La motivazione degli oppositori è dunque indubbiamente diversa: vale a dire, consentire ad operatori esteri di giochi, che non rispetteranno il mandato costituzionale, di essere attivi in Svizzera. E questo non è accettabile.

È per tutti questi motivi che io, così come il Partito radicale liberale di Neuchâtel, raccomando a tutti di accettare la legge sui giochi in denaro.

Le opinioni espresse in questo articolo sono quelle dell’autrice e non riflettono necessariamente la posizione di swissinfo.ch.

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(Tradutzione dal francese: Sonia Fenazzi)

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