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Coronavirus, varato il decreto Cura-Italia

Uomo in abiti formali seduto a un pulpito con scritta Presidenza consiglio dei ministri Bandiera italiane ed europea dietro
Conte lunedì, in video-conferenza stampa. Keystone / Filippo Attili / Chigi Palace /

Il governo italiano ha varato il decreto 'Cura-Italia', primo provvedimento di stampo economico per far fronte alla crisi scaturita dall'epidemia di Covid-19. È una vera e propria manovra finanziaria d'emergenza, un'iniezione unica da 25 miliardi di euro -di cui 3,5 destinati alla Sanità e alla Protezione civile e 10 al sostegno all'occupazione, al reddito e ai lavoratori- che contempla tutte le misure per superare l'emergenza coronavirus e avviare la ripresa.
 

“Stiamo cercando di costruire una diga per proteggere imprese, famiglie, lavoratori”, ha detto il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, la prima in video da Palazzo Chigi nell’era del coronavirus.

In Italia, il bilancio tracciato lunedì parla di 27’980 casi, oltre 3’000 in più di domenica. I decessi arrivano a 2’158, con un aumento di 349 unità in 24 ore. Sono 2’749, ovvero 414 in più rispetto al giorno precedente, i pazienti guariti.

Nel maxi-decreto -oltre cento pagine- trovano posto l’atteso congedo parentale a 15 giorni, convertibile in un voucher babysitter da 600 euro, la Cassa integrazione in deroga che andrà a coprire anche le aziende con un solo dipendente (e per la quale il decreto stanzia 3,3 miliardi) e il Fondo di integrazione salariale (1,3 miliardi). 

Per i lavoratori autonomi sono previsti 600 euro una tantum nel mese di marzo e per gli altri il congelamento totale dei licenziamenti, sulle procedure a partire dal 23 febbraio. Viene inoltre sospeso ogni adempimento fiscale con scadenza dall’8 marzo al 31 maggio.
 

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Al di là della manovra economica, il decreto rinvia ad esempio le udienze civili, penali e amministrative fino al 15 aprile; interviene sui penitenziari danneggiati dalle recenti rivolte; permette alle imprese di produrre mascherine in deroga alle norme vigenti ma con i dovuti controlli. 

“Possiamo parlare di modello italiano non solo per la strategia di contrasto ma anche economico. L’UE ci segua. I primi segnali sono importanti”, ha commentato Conte, in riferimento a un dl che, di fronte a danni economici per ora neppure calcolabili, è di fatto un inizio.

Dall’opposizione, Fratelli d’Italia e la Lega parlano di misure insufficienti, con Matteo Salvini che sottolinea di aver sentito Conte per chiedere “tempi certi” sulle misure, mentre Silvio Berlusconi, pur notando come alcune proposte di Forza Italia siano state recepite, preannuncia l’impegno del governo a “migliorare” il provvedimento in Aula.
 

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