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In piazza contro le misure restrittive

Manifestazione a Liestal: un cartello inneggia al ritorno alla normalità.
Per i manifestanti la vaccinazione uccide. Keystone / Georgios Kefalas

Oltre 5'000 persone si sono riunite sabato a Liestal, capoluogo di Basilea Campagna, per manifestare la loro opposizione alle misure di lotta contro la diffusione del coronavirus. A Berna le manifestazioni sono invece state bloccate sul nascere.

All’ordine del giorno c’è una marcia di protesta tra la stazione e una scuola al margine della città. La stragrande maggioranza dei dimostranti non ha indossato maschere protettive malgrado le richieste in tal senso della polizia attraverso gli altoparlanti.

Un portavoce delle forze dell’ordine ha indicato che non ci saranno interventi per il mancato rispetto della misura di igiene. La polizia concentrerà i propri sforzi per garantire uno svolgimento della manifestazione nella calma.

La gente porta cartelli con scritte come “La vaccinazione uccide” o “No ai test di massa”. La manifestazione, autorizzata, è stata promossa dall’associazione Stiller Protest (protesta silenziosa) che nelle scorse settimane ha già organizzato raduni simili in varie località.

A Berna manifestazione soffocata sul nascere

Con uno spiegamento massiccio, gli agenti bernesi hanno fatto in modo che non si formassero grandi assembramenti di persone in città o lungo il fiume Aare.

L’appello a dimostrare, tra le 12 e le 18, è venuto da un gruppo di cittadini che si è affidato allo slogan “Tutti insieme per la nostra libertà”, pubblicato sulle reti sociali e su volantini, in tedesco e francese.

La polizia ha impedito l’accesso ad alcune piazze, tra cui quella davanti a Palazzo federale. Ha giustificato il divieto di manifestare con l’ordinanza federale che impedisce riunioni all’aperto con oltre 15 individui. Davanti al palazzo del parlamento vi era una cinquantina di persone, che sono state controllate.

Due settimane fa, la sera del 7 marzo, la polizia aveva permesso una manifestazione spontanea di opposizione all’esito del voto sulla cosiddetta iniziativa anti burqa, che aveva riunto oltre 200 partecipanti. Aveva così dovuto incassare molte critiche. Da allora, ha costantemente impedito qualsiasi manifestazione. Ieri ha denunciato circa 180 attivisti per il clima che partecipavano a un sit-in.

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tvsvizzera.it/fra con RSI


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