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Primo maggio a Zurigo: un test della polizia per Euro 08

La polizia controlla delle persone fermate il 1° maggio Keystone

Nell'ambito della manifestazione per il 1° maggio a Zurigo, la polizia ha fermato oltre 300 persone. Viktor Györfy, presidente dell'associazione dirittifondamentali.ch, ritiene che si tratti di un test in vista dei campionati europei di calcio.

Nel giorno della festa dei lavoratori, Zurigo è stata al centro di una grande azione di polizia. Le forze dell’ordine hanno fermato 301 persone. All’eccezione di sei arrestati, sono stati tutti rimessi in libertà entro venerdì pomeriggio, come comunicato dalle autorità zurighesi.

Tra i fermati vi erano 275 uomini e 26 donne, stando al bilancio reso noto venerdì. Fra di essi figurano 79 minorenni, 145 persone fra 18 e 25 anni d’età e 77 persone con più di 26 anni.

Disordini e danneggiamenti

Nonostante la presenza massiccia della polizia, anche quest’anno vi sono stati disordini e danneggiamenti ai margini della manifestazione. Nella città sulla Limmat sono segnalati anche una dozzina di feriti.

Dopo i tafferugli del pomeriggio, nella tarda serata si sono registrati episodi di vandalismo. I danni sono però stati più contenuti rispetto allo scorso anno, ha fatto sapere Esther Maurer, rappresentante del municipio.

Anche la polizia ha stilato un bilancio tutto sommato positivo dell’intervento. Polizia cittadina e polizia cantonale, che per la prima volta disponevano delle stesse informazioni, hanno collaborato in maniera armoniosa, ha detto Hansjakob Baumann, responsabile per l’intervento della polizia cantonale. «Questo mi rende molto ottimista in vista di Euro 08», ha aggiunto.

La giornata ha anche permesso alla polizia cantonale di fare preziose esperienze nell’ambito della gestione dei fermati nella caserma di polizia. Stando a Baumann, durante Euro 08 gli eventuali fermi saranno gestiti nello stesso modo.

Prove generali

Secondo Viktor Györffy, presidente dell’associazione diritti fondamentali.ch, giovedì la polizia zurighese ha sperimentato ben più della semplice gestione dei fermati. L’azione sarebbe servita a mettere alla prova la strategia d’intervento contro gli hooligan durante i campionati europei di calcio, che si terranno tra poco più di un mese in Svizzera e in Austria.

Per l’avvocato ci sono analogie «evidenti» tra l’intervento di polizia del primo maggio e un possibile intervento contro tifosi violenti. «In entrambi i casi la questione centrale è come gestire in maniera rapida e pulita un gran numero di fermati», afferma Györffy, interpellato da swissinfo.

L’avvocato legge nella forte e ben visibile presenza della polizia e nell’alto numero di fermati un segno di questa analogia. Per Györffy anche i controlli di polizia e le perquisizioni all’ingresso dell’area della Kanzlei (dove si tiene la manifestazione ufficiale del primo maggio) vanno in questa direzione.

«Si tratta di uno scenario che ricorda in piccolo quello che potrebbe accadere nelle aree in cui si riuniscono gruppi di tifosi. Non ricordo altri esempi di controlli a tappeto analoghi a quelli di giovedì», dice l’avvocato.

Altro indizio che gli fa ritenere l’intervento del primo maggio una prova generale per l’Euro 08 è la differenza con quanto avvenuto nell’autunno del 2005, quando la polizia zurighese aveva arrestato alla stazione di Altstetten 400 tifosi del Basilea (compresi dei bambini) che stavano giungendo a Zurigo in treno.

Se allora la gestione dei fermati era stata molto caotica, questa volta tutto appariva ben organizzato. «Questa volta la polizia era evidentemente preparata ad un gran numero di fermi».

swissinfo e agenzie

Dopo i disordini a Zurigo, esponenti della destra hanno chiesto che non siano più rilasciati permessi per le manifestazioni del primo maggio.

L’Unione democratica di centro (UDC) del canton Zurigo ha ribadito la rivendicazione contenuta in una sua iniziativa parlamentare, che vuole abolire il giorno di riposo del 1° maggio.

Il partito della destra nazional-conservatrice dice di non capire come un giorno segnato da «violenza e caos» possa ancora essere considerato un giorno di festa.

Di avviso contrario il Partito socialista (PS) zurighese, per il quale un divieto di manifestare non entra in considerazione. «Ciò che è successo ieri potrebbe succedere anche in caso di divieto», ha scritto il partito in un comunicato.

A Berna la polizia è intervenuta a due riprese nella notte per impedire ad una quindicina di persone mascherate di danneggiare cartelloni pubblicitari. Gli agenti sono stati attaccati con lanci di bottiglie e spray al pepe ed hanno risposto utilizzando proiettili di gomma.

A Losanna è stato danneggiato un ristorante della catena McDonald’s.

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