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Prestigioso premio al teologo Hans Küng

Il teologo svizzero Hans Küng durante il suo discorso di ringraziamento Keystone

Il teologo svizzero Hans Küng ha ricevuto mercoledì a Bonn il premio "Robert Curtius". La prestigiosa onorificenza, dotata di 15'000 marchi, gli è stata assegnata per la sua opera saggistica. Con il premio, si legge nella motivazione, si premia un personaggio che ha contribuito in maniera fondamentale ai dibattiti etici degli ultimi decenni.

Di rilievo, ha detto nella sua laudatio il primo ministro sassone, Kurt Biederkopf, è soprattutto il suo impegno per la definizione di un'”etica universale”, Küng ha contribuito alla costituzione di una coscienza per la pace nel mondo. Con le sue riflessioni, il teologo svizzero ha proposto degli spunti di discussione che si sono sempre distinti per il “coraggio e l’ardore”.

Nel suo discorso il teologo ha sostenuto il ruolo della chiesa, come istanza sociale, nella soluzione dei grandi problemi. “La chiesa deve trovare una sua strada nel modo contemporaneo” ha detto Küng. La chiesa cattolica sarebbe, ha poi continuato, “poco sensibile e arrogante”, nella sua pretesa di completezza. Ma il settantatreenne Küng ha detto di non volersi arrendere nella sua ricerca di un ritorno agli ideali cristiani delle origini.

Papa Giovanni Paolo II lo aveva escluso dal diritto di cattedra per la sua devianza dalla dottrina della chiesa cattolica. L’esclusione dal ruolo ufficiale nella chiesa non ha però impedito a Küng di continuare la sua ricerca etica e sociale.

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