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Premio Niwano per la pace a Hans Küng

Idee chiare quanto scomode: il teologo svizzero Hans Küng Keystone

La Fondazione giapponese per la pace Niwano ha attribuito al noto teologo svizzero Hans Küng il suo prestigioso premio.

Con il suo impegno personale e la sua fondazione per un’etica globale, Küng è in prima fila nella riscoperta dei valori della fede che potrebbero dare nuova speranza al mondo.

Nel 2005, il premio internazionale della Fondazione per la pace Niwano, dotato di 145mila euro (circa 225mila franchi), è stato attribuito Hans Küng. Il teologo svizzero viene onorato per una vita dedicata al dialogo interreligioso e alla pace nel mondo.

«In un mondo confuso, molte persone non riescono a trovare una via», afferma la giuria del premio nella laudatio; per questo il suo contributo per un’etica mondiale è ritenuto di inestimabile valore.

La cerimonia di consegna avrà luogo a Tokyo l’11 maggio. In lizza per l’alta distinzione c’erano un migliaio di organizzazioni e intellettuali segnalati dai rappresentanti della Fondazione Niwano nei vari Paesi.

La scelta è stata operata da una giuria composta di una dozzina di alti esponenti religiosi cristiani, musulmani e buddisti, provenienti da tutto il mondo. La figura di Küng è indissociabilmente legata ai processi di pace in regioni di crisi, quali il Medio Oriente, l’Iraq e lo Sri Lanka, ha osservato il vescovo di Oslo Gunnar Stalsett, membro del comitato di premiazione.

Per un’etica mondiale

L’impegno del teologo è da anni è rivolto all’ecumenismo. La sua «Dichiarazione per un’etica globale» è stata presentata e accolta dal Parlamento delle religioni mondiali, riunito a Chicago nel 1993.

I cardini del suo pensiero si riassumono nei valori della fede: violenza, persecuzione e discriminazione, degrado morale e ambientale trovano già ora delle risposte nelle religioni del mondo. Questi principi etici vanno però riscoperti in luce nuova.

Küng ha già fatto sapere che destinerà gran parte della somma al rafforzamento delle strutture organizzative della Fondazione Weltethos (etica mondiale), da lui creata dieci anni fa con l’obiettivo di ricreare l’unità delle Chiese cristiane e di ristabilire la vera pace fra tutte le religioni.

Un teologo scomodo

Nato nel 1928 a Sursee nel canton Lucerna, Hans Küng si batte da anni per l’introduzione di riforme nella Chiesa cattolica. Consigliere ufficiale del Consiglio Vaticano II dal 1962 al 1965, ha difeso un’apertura e una revisione delle strutture della Chiesa.

Nel 1980 fu costretto da Roma ad abbandonare il posto di professore ordinario di dogmatica all’Università di Tubinga per la sua opposizione all’infallibilità del papa e le sue critiche esplicite rivolte al ministero di Giovanni Paolo II. Küng continuò ad insegnare fino al 1996 come professore di teologia ecumenica in una facoltà indipendente.

Negli ultimi giorni, dopo il ricovero di Giovanni Paolo II in ospedale, Küng è tornato a reclamare le dimissioni del capo della Chiesa cattolica.

swissinfo e agenzie

La Fondazione per la pace Niwano fu creata nel 1978 dal buddista Nikkyo Niwano, uno dei pochi osservatori non cristiani al concilio Vaticano II e uno dei fondatori della Conferenza mondiale delle religioni per la pace.
Il premio venne istituito nel 1983.

La Fondazione etica mondiale, fondata e presieduta da Hans Küng, ha filtrato i 5 comandamenti dell’umanità, validi in tutte le grandi religioni.

Cinque sono i principi identificati in tutti i credi: non uccidere (non fare del male agli altri); non mentire (non ingannare); non rubare (non infrangere i diritti degli altri); non abusare della sessualità; onorare i genitori (aiutare i bisognosi ed i deboli).

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