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Porta Alpina, un ascensore dentro le Alpi

L'ascensore della "Porta Alpina" diventerebbe l'edificio più alto del mondo swissinfo.ch

Una stazione ferroviaria sotto le Alpi svizzere, a 800 metri di profondità. E’ il progetto «Porta Alpina», che aprirebbe una via verso le piste da sci grigionesi.

Il Consiglio federale ha deciso di sostenere, in linea di massima, questa proposta del governo retico, per motivi di politica regionale e di ordinamento territoriale.

Quattro anni fa, al momento del lancio del programma «Porta Alpina», in pochi avrebbero scommesso sulla sua effettiva realizzazione. «Quando abbiamo esposto la nostra idea – dice Marc Cathomen, uno degli iniziatori del progetto – la gente si è messa a ridere».

Il concetto è semplice: la prevista stazione di emergenza multifunzionale di Sedrun – lungo il nuovo tunnel ferroviario di base del San Gottardo, attualmente in costruzione – dovrebbe essere trasformata in una stazione sotterranea per i viaggiatori, raggiungibile con un ascensore lungo quasi un chilometro.

Senza perdersi d’animo, i promotori della «Porta Alpina», sono riusciti, grazie anche al sostegno del governo retico, a guadagnare sempre più consensi. Al punto da spingere il consigliere federale Moritz Leuenberger ad annunciare, lo scorso mese di giugno, che «l’idea merita di essere coltivata e raccoglie la simpatia del governo federale».

Il santo vale la candela

Diversi studi ingegneristici dimostrano che, dal punto di vista tecnico, la costruzione dell’«edificio più alto del mondo» – come lo definisce Cathomen – è realizzabile. Rimane però da risolvere l’incognita del suo finanziamento. Secondo Coira, il «limite realistico dei costi» si fissa attorno ai 50 milioni di franchi.

Una spesa che il Canton Grigioni è convinto valga la pena di affrontare: «Difficilmente si trova un progetto ferroviario dove il rapporto tra investimento e guadagno di tempo sia migliore», ha scritto il governo retico al Consiglio federale, chiamato a decidere sulla realizzazione della «Porta Alpina» e sulla partecipazione della Confederazione alla metà dei costi per la sua costruzione.

La nuova stazione ferroviaria permetterebbe di dimezzare il tempo di percorrenza con i mezzi di trasporto pubblici dagli agglomerati di Zurigo, Lucerna, Lugano e Milano in direzione di Sedrun. Anche per il turismo, l’economia e lo sviluppo dell’intera regione Surselva, l’accesso grigionese si rivelerebbe un impulso importante.

Perplessità

Il progetto retico suscita tuttavia alcune perplessità. La «Porta Alpina» costituirebbe infatti innegabilmente un corpo estraneo all’interno del sistema di nuova trasversale ferroviaria alpina (NTFA). Con Alptransit il popolo elvetico ha dato il suo accordo alla costruzione di una rete ferroviaria a livello europeo ad alta velocità per il trasporto di merci e persone lungo tutta la sua tratta.

La fermata turistica di Sedrun, concepita per promuovere l’economia locale, modifica quindi in parte lo scopo internazionale del progetto. Dal punto di vista tecnico, sarà difficile programmare più di una fermata l’ora nella nuova stazione senza troppo prolungare i tempi di percorrenza dei convogli. Inoltre, altre regioni potrebbero reclamare una fermata ad hoc per le stesse ragioni invocate dai grigionesi.

Per il governo federale, il progetto grigionese merita comunque di essere preso in seria considerazione: «Anche le regioni periferiche, e non solo i grandi centri dovrebbero potere approfittare del grande progetto NTFA», si giustifica infatti il ministro dei trasporti elvetico Leuenberger.

Sì, ma…

Prima di prendere una decisione definitiva sulla realizzazione della «Porta Alpina», il governo federale ha però chiesto al canton Grigioni un complemento d’informazioni. Dovranno infatti essere precisati, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, i vantaggi che il progetto porterebbe non solo alla regione della Surselva, ma anche a tutta l’area dell’Oberalp-San Gottardo-Furka.

Il governo retico, pur affermando che «avrebbe preferito un’accettazione senza condizioni», si è subito messo al lavoro per raccogliere i dati richiesti dal Dipartimento federale dei trasporti (DATEC). Il tempo stringe: sulla base del calendario dei lavori di costruzione attualmente in corso lungo il tratto in questione della NTFA, nel 2006 saranno già necessari i primi investimenti.

Bisogna infatti scavare quattro locali d’attesa, il cui costo si aggira attorno 10-15 milioni di franchi. Un ritardo nella loro costruzione comporterebbe massicci costi supplementari e rischierebbe di affossare definitivamente le speranze di apertura dell’avveniristica porta sulle alpi grigionesi.


swissinfo, Anna Passera

L’idea di una galleria di base attraverso il Gottardo fu proposta per la prima volta nel 1947 da un pionieristico ingegnere basilese: Eduard Gruner.

Il suo progetto, che contemplava un tunnel di 46 km da Amsteg a Giornico, si avvicinava molto all’attuale Alptransit.

Gruner aveva anche previsto la costruzione di una stazione ferroviaria sotterranea nei pressi della località turistica di Sedrun.

Quella che allora tutti definivano fantascienza, potrebbe ora diventare una realtà, se il progetto «Porta Alpina» riceverà il via libera definitivo del governo.

Il tragitto dalla fermata sotterranea di Sedrun fino al centro del paese o alle piste da sci dura ca. 20 minuti (ca. 35 min. in caso di grande affluenza)
Comprende il viaggio in bus elettrico dai binari all’ascensore, la salita con il lift e un ulteriore tragitto in bus fino a Sedrun
50 milioni: costo del progetto «Porta Alpina»
2015: data d’apertura prevista della stazione sotterranea

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