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Prima sfida tra i candidati democratici alla Casa Bianca

I pretendenti democratici alla Casa Bianca si sfidano per la prima volta in due dibattiti a Miami dai quali emergeranno le diverse sensibilità sui temi principali della prossima campagna elettorale.

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Di fronte ai numerosi candidati gli organizzatori del partito dell’asinello hanno dovuto dividere la contesa in due serate con dieci partecipanti ciascuna. In attesa del favorito dai sondaggi Joe Biden, che scenderà in campo giovedì sera, è Elisabeth Warren che si è presa la scena al primo incontro che si è tenuto in Florida.

Tutti gli occhi sono ovviamente puntati sull’ex vicepresidente di Barack Obama che finora ha evitato di confrontarsi con i suoi avversari interni. Su Joe Biden pesa però l’età, 76 anni, che per alcuni potrebbe costituire un limite nella lunga e faticosa corsa verso la presidenza che si concluderà nel novembre 2020.

Giovedì sera se la vedrà con Bernie Sanders – il senatore del Vermont che si autodefinisce socialista e che fece paura a Hillary Clinton alle primarie del 2016 -, con la senatrice afroamericana della California Kamala Harris e con il sindaco di South Bend (Indiana) Pete Buttigieg, primo candidato di peso a dichiararsi apertamente omosessuale.

Nella tornata di mercoledì l’esponente della sinistra del partito Elisabeth Warren, terza nei sondaggi dopo Biden e Sanders, ha denunciato “l’economia che funziona perfettamente per coloro che hanno soldi ma non per tutti gli altri”. Da parte sua l’ex segretario della Casa Bianca Julian Castro ha fatto valere le sue origini ispaniche, in una città ad alta densità di latini, per illustrare le sue conoscenze in tema di crisi migratorie e per criticare la politica di Trump al confine con il Messico. Nessuna chance sembra invece avere il sindaco di New York Bill de Blasio che pure è stato la seconda sorpresa della prima serata, con interventi incisivi e appassionati.

In volo verso il Giappone, dove parteciperà al G20, il presidente Donald Trump ha ironizzato sul dibattito democratico, definendolo tra le altre cose “noioso”. Ma la vera corsa per i candidati democratici inizierà solo in febbraio con i primi voti alle primarie in Iowa e in tutto questo di tempo, come insegna la storia, i pronostici potrebbero cambiare profondamente.

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