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Playboy riveste le conigliette

Rivoluzione nella rivista per soli uomini, il nudo non attrae più e le modelle poseranno in abiti (quasi) castigati

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Prima di Internet i cultori (maschi) del nudo dovevano aspettare l’uscita in edicola di Playboy, rivista fondata a Chicago nel 1953 dall’imprenditore Hugh Hefner. Il primo numero, e non poteva essere altrimenti, andò subito a ruba grazie a un’ospite d’eccezione, la mitica Marilyn Monroe che posò senza veli per il fotografo di turno.

Per 60 anni il mensile, diffuso in numerosi paesi con edizioni locali, è riuscito ad abbinare con gusto nudi integrali di attrici e modelle più o meno famose con interviste a personaggi famosi (Fidel Castro, Jimmy Carter, Gabriel Garcia Marquez, John Lennon per citarne solo alcuni).

Ma si sa, il mondo è cambiato negli ultimi decenni. “Oggi con un click puoi trovare tutto il sesso che vuoi”, dicono dalla direzione della rivista. E per risalire nelle vendite si è pensato di distinguersi al contrario, rivestendo le ammiccanti conigliette.

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