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Piper svizzero precipita contro il “Pirellone” di Milano

Il velivolo era decollato dall'aeroporto di Locarno-Magadino Keystone

Un aereo da turismo distrugge sei piani del famoso grattacielo, provocando il panico nel centro di Milano.

Sono tre le vittime del tragico incidente al grattacielo della Pirelli a Milano. Si tratta del pilota, Luigi Fasulo, 68 anni, commerciante di professione, residente a Pregassona dal 1990, e di due avvocatesse lombarde.

I feriti ancora ospedalizzati sono 26, due dei quali in gravi condizioni. Ancora non è chiara la meccanica dell’incidente.

Evitata una strage

Il pilota era un cittadino svizzero, decollato giovedì pomeriggio dall’ aereoporto di Locarno-Magadino. “Poteva essere una strage. Fortunatamente tra il 25mo e il 30mo piano del Pirellone, gli uffici erano vuoti perché in ristrutturazione”.

Così il commento a caldo di un testimone oculare, Claudio Ghetta, alto funzionario della Regione che ha visto l’aereo arrivargli addosso. “Eravamo al 24mo piano. Abbiamo sentito un botto e poi i muri sono crollati, i vetri si sono frantumati. Abbiamo cominciato a correre verso i corridoi. Gli ascensori erano bloccati e siamo scesi di corsa le scale d’emergenza con il fumo che ci inseguiva.”

Il ricordo dell’11 settembre

Sembra il racconto di un sopravissuto delle Torri gemelle di New York, invece lo schianto è avvenuto contro i piani alti del plazzo della regione di Milano. “Erano le 17 e 55” dice un altro testimone che stava in macchina. Con la coda dell’ occhio ho visto una palla di fuoco e poi lo schianto contro il palazzo.

Il piccolo Piper, immatricolato in Svizzera, era pilotato da un cittadino ticinese partito da Locarno Magadino nel pomeriggio. Si trattava di un pilota esperto, ma alcune televisioni italiane hanno riferito che in precendenza aveva già avuto altri incidenti.

Gli ultimi metri prima dell’ impatto sembra li abbia compiuti volando a bassisima quota sopra via Vitruvio, una frequentatissima arteria del centro che sfocia propria sulla Piazza del Pirellone. Il Viminale conferma che si tratta di un incidente.

Un guasto tecnico

Ipotesi avvalorata anche dal fatto che il pilota, sempre secondo fonti ufficiali, ha lanciato un SOS alla torre di controllo di Linate affermando di avere dei problemi tecnici. Sembra, peraltro, da fonti ufficiose, che gli sia stato consigliato di rimanere in “posteggio” nella zona dell’ aereoporto milanese per avere il tempo di approntare un atterraggio di fortuna.

Rimane un mistero come sia potuto finire nel centro di Milano. L’incendio, che si è sviluppato a partire dal 24mo piano, quello piu’ colpito, è stato nel frattempo domato. Lo squarcio nella facciata del palazzo è impressionante.

Il Pirellone, costruito dalla familia Pirelli (da qui il nome) alla fine degli anni 50, è l’edificio piu’ alto di Milano, 127 metri. Con il duomo, è uno dei simboli del capoluogo lombardo, tanto piu’ che nel 1978 è diventato la sede della Regione Lombardia.

Francesco Darovio

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