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Più sicurezza nel traffico alpino

Leuenberger passa l'estintore, ovvero la presidenza del comitato per la sicurezza dei trasporti nelle Alpi, al suo omologo francese de Robien Keystone

I ministri dei trasporti dei paesi alpini vogliono migliorare la sicurezza nelle gallerie stradali. Accanto a delle misure tecniche concrete, da applicare nei tunnel, si cercano alternative al trasporto stradale.

In seguito all’incendio nel tunnel del Gottardo, i ministri s’incontrano ad intervalli regolari.

Riuniti martedì a Regensberg nel canton Zurigo, i ministri dei trasporti dei paesi alpini hanno confermato la loro volontà di migliorare la sicurezza del traffico che attraversa le Alpi. Tuttavia, la collaborazione instauratasi in seguito al dramma del San Gottardo non è ancora sfociata in misure concrete.

Profondamente colpiti dall’incidente verificatosi nel 2001 nella galleria del San Gottardo, i ministri dei trasporti di Svizzera, Italia, Germania, Francia e Austria avevano firmato in novembre dello stesso anno una dichiarazione in cui s’impegnavano a migliorare insieme la sicurezza nelle gallerie.

Un comitato direttivo, istituito nel 2002 e guidato fin qui dalla Svizzera, è stato incaricato di analizzare la situazione e proporre delle misure.

Martedì, i ministri hanno preso conoscenza «con soddisfazione» del primo rapporto del comitato. Lo ha annunciato il ministro dei trasporti elvetico, Moritz Leuenberger. Il rapporto descrive in sostanza le strategie messe in atto dai diversi paesi per aumentare la sicurezza nei tunnel.

Gallerie a doppio senso di marcia

Il rapporto mostra come i paesi alpini abbiano contribuito in modo decisivo all’elaborazione di una nuova direttiva europea che definisce gli standard minimi richiesti per garantire la sicurezza nelle gallerie del continente. «Per me è un piacere che la Svizzera possa influire in questo modo sulla legislazione dell’Unione europea», ha commentato Leuenberger.

Per i prossimi due anni, il comitato ha ricevuto dei nuovi compiti. Dovrà stendere un resoconto sulle misure tecniche applicabili ai mezzi pesanti ed elaborare, se necessario, delle proposte per misure complementari. Si occuperà inoltre di fare il punto sulle condizioni di lavoro degli autisti. In questo campo sarebbe necessario migliorare il rispetto delle leggi esistenti.

Anche il trasferimento del traffico in transito attraverso le Alpi dalla strada alla ferrovia continua a far parte degli incarichi del comitato, che dovrà studiare maggiori alternative al solo trasporto stradale. I ministri hanno inoltre assegnato al comitato il mandato di esaminare in che modo può essere aumentata la sicurezza nelle gallerie con traffico in doppio senso di marcia.

Contagocce e controlli alla dogana

Il ministro dei trasporti italiano, Pietro Lunardi, si è rallegrato del lavoro «pionieristico» svolto dal comitato, la cui presidenza verrà assunta dalla Francia per i prossimi due anni. «Ora i sistemi dei vari paesi possono essere comparati e possiamo lavorare per appianare le differenze», ha dichiarato Lunardi.

Nel corso di un incontro bilaterale tra Lunardi e Leuenberger si è parlato anche del sistema a «contagocce» applicato al traffico pesante che attraversa il Gottardo. Per Lunardi questo sistema «discrimina» le imprese italiane, anche se aumenta effettivamente la sicurezza. Il ministro italiano ha ribadito che la libera concorrenza non deve essere vittima delle misure di sicurezza.

Leuenberger ha relativizzato la questione facendo notare come negli ultimi tempi sia stata l’Italia a causare un aumento dei disagi con il rafforzamento dei controlli alla dogana di Chiasso.

swissinfo e agenzie

24 ottobre 2001: incendio nel tunnel del San Gottardo
2 camion sono all’origine della tragedia
11 persone perdono la vita

A Regensberg, la Svizzera ha passato alla Francia la presidenza del comitato direttivo permanente «Sicurezza dei trasporti e mobilità nella regione alpina».

Al comitato sottostanno diversi gruppi di lavoro. Uno, diretto dalla Svizzera, deve proporre delle misure comuni di regolazione del traffico stradale.

Un altro gruppo, diretto dall’Austria, dovrà stilare una relazione sullo stato d’avanzamento dei lavori relativi alla sicurezza nei tunnel ferroviari.

Il terzo gruppo, diretto dall’Italia, è stato incaricato di elaborare una banca dati relativa al traffico dei viaggiatori e delle merci.

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