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Per Vaclav Havel, l’Europa potrebbe ispirarsi alla Svizzera

Vaclav Havel, accompagnato dalla consorte e dall'omologo elvetico Moritz Leuenberger (a destra) Keystone

"La Svizzera potrebbe servire da modello all'Europa di oggi e di domani." Parole del presidente ceco Vaclav Havel, giunto giovedì a Berna per una visita di Stato di due giorni. Sull'esempio del patriottismo elvetico, «elementare, autentico», ci dovrebbe essere un giorno un patriottismo europeo - ha affermato Havel - dove la patria «sarebbe una struttura aperta."

La Svizzera è cambiata: «si apre, non vuole essere né una prigione nè un’isola», ha detto da parte sua il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger nel discorso di benvenuto ad Havel e alla consorte Dagmar.

Onori militari, ma con le note dell’ouverture dell’Idumeneo di Mozart: così Havel è stato accolto alle 14.30 al suo arrivo a Palazzo federale, presente il governo in corpore. La musica di Mozart, che fa parte anche alla colonna sonora originale del film «Barry Lydon» di Stanley Kubrick, è stata scelta da Leuenberger, che insieme a Havel ha passato in rassegna la guardia d’onore. A salutare l’illustre ospite, sotto una leggera pioggerella, vi erano anche un centinaio di passanti.

All’aeroporto di Kloten era stato invece accolto dal presidente della Confederazione Moritz Leuenberger, dal ministro degli esteri Joseph Deiss e dalla Cancelliera della Confederazione Annemarie Huber-Hotz. Poi a bordo di un treno speciale il trasferimento nella capitale.

A Berna Havel ha discusso con i consiglieri federali di Unione europea: Praga infatti ha inoltrato richiesta di adesione, ma anche di Balcani, mondializzazione, diritti umani, protezione dell’ambiente, federalismo, decentralizzazione e democrazia diretta.

Questi ultimi tre temi, cari alla Svizzera, possono essere «fonte di ispirazione per i Cechi», ha commentato Havel in un breve incontro con la stampa, nel corso del quale ha ringraziato la Svizzera per aver accolto nel 1968 i profughi che cercavano riparo dall’invasione sovietica.

Questa non è la prima visita ufficiale di Havel in Svizzera. Era infatti già venuto nel nostro paese nel novembre 1990 ma in veste di presidente della Cecoslovacchia. La visita prosegue venerdì, a Lucerna e sul praticello del Grütli, come ha chiesto espresamente lo stesso Havel.

swissinfo e agenzie

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