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Per un “prezzo giusto” del libro

Il libro, un oggetto perfetto per una giornata di sole al parco swissinfo.ch

Per non rischiare una destabilizzazione del mercato, i professionisti svizzeri del libro chiedono dei "prezzi giusti", regolati da una legge federale.

La rivendicazione è stata fatta a margine della giornata mondiale del libro ed è indirizzata al governo, che prossimamente dovrebbe annunciare se intende o no mantenere il prezzo unico per i libri venduti nella Svizzera tedesca.

Lunedì si è celebrata in tutto il mondo la giornata internazionale del libro e dei diritti d’autore, voluta dall’Unesco.

Nell’ambito di 150 manifestazioni proposte in varie località del Paese all’insegna del motto “La Svizzera legge!”, sono stati proposti momenti di lettura e incontri con gli autori, in modo da stimolare i lettori con proposte intriganti, avvincenti e appassionanti.

Sull’arco di ventiquattro ore il libro è stato posto sotto i riflettori con attività di vario genere, per focalizzare l’attenzione su questo importante strumento di formazione e d’evasione.

In Svizzera eventi d’ogni tipo si sono tenuti presso librerie e biblioteche. I libri sono anche usciti dalle loro sedi tradizionali per incontrare i potenziali lettori. Teatro d’incontro le stazioni ferroviarie, in cui è stato anche distribuito un inedito dello scrittore Peter Bichsel.

Condizioni particolari

Tra le varie manifestazioni, i professionisti del settore hanno reclamato lunedì un “prezzo giusto”, regolato da una legge federale: tra non molto infatti il governo dovrà decidere se mantenere o no il prezzo unico del libro nella Svizzera tedesca.

Librerie, editori e distributori dovrebbero unire i propri sforzi: in caso d’abbandono del prezzo unico si attendono una destabilizzazione del mercato svizzerotedesco del libro e la sparizione di molte librerie indipendenti, come è già successo nella Svizzera francese a causa della concorrenza delle grandi catene di distribuzione.

Le condizioni del mercato svizzero generano infatti un prezzo di vendita molto più elevato che in altri paesi. Il modello presentato in occasione della giornata mondiale del libro dalle associazioni dei librai, degli editori e dei distributori prevede per i libri importati una maggiorazione del prezzo di vendita che arriva fino al 20%.

Tutti i dettaglianti dovrebbero rispettare il prezzo di vendita fissato dagli editori e si vorrebbe anche porre un limite agli sconti che i commercianti possono accordare al cliente finale.

Quasi tutti importati

In Svizzera l’80% dei libri venduti sono importati. Nella Svizzera francese, il sovrapprezzo praticato dai grossisti oscilla fra il 20% e il 40%, mentre nella Svizzera tedesca è del 10%. Nella Svizzera francese gli sconti praticati dalle grandi librerie possono raggiungere il 20%.

Il Tribunale federale ha deciso recentemente che il prezzo unico del libro ostacola illegalmente la libera concorrenza e ha dunque respinto un ricorso delle associazioni svizzerotedesche e tedesche dei librai e degli editori, che si opponevano ad una decisione della Commissione della concorrenza (Comco). Quest’ultima vorrebbe che il prezzo unico venisse eliminato.

Il governo dovrà pronunciarsi tra poco su un’eventuale eccezione che sottrarrebbe la vendita di libri dall’obbligo della libera concorrenza.

swissinfo e agenzie

Per prezzo unico del libro si intende una regolamentazione che fissa in maniera uniforme il prezzo di un libro. L’esclusione della libera concorrenza viene giustificata con la natura di bene culturale del libro.

La Francia, la Germania e l’Austria regolano per legge il prezzo del libro. In altri paesi europei la regolamentazione deriva da un accordo tra editori e librai. La Svezia e il Belgio non hanno questo tipo di regole.

Nella Svizzera tedesca il prezzo del libro è fissato da un accordo tra editori e librai. Secondo la Commissione della concorrenza questo accordo è contrario alla legge federale sui cartelli. Lo scorso marzo il Tribunale federale ha giudicato il prezzo unico del libro un ostacolo illegale alla libera concorrenza.

Mettendo in avanti il ruolo di vettore culturale dei libri, gli editori e i librai hanno chiesto al governo di fare un’eccezione. Una decisione è attesa a breve. Anche il parlamento tratterà prossimamente la questione.

Nel 1995 l’UNESCO, su richiesta della Spagna, ha decretato il 23 aprile “Giornata mondiale del libro”, con lo scopo di incoraggiare la lettura e di sostenere il mercato del libro.

All’origine di questa iniziativa c’è una tradizione catalana: in occasione di San Jordi si offrivano rose alle donne, e dal XX secolo le rose sono state sostituite dai libri.

In Svizzera la giornata è stata caratterizzata da circa 150 animazioni, nelle librerie, nelle biblioteche e anche nelle stazioni.

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