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Pensioni in leggero aumento da gennaio

Borsellino
Le spese aumenteranno di pari passo di 1,37 miliardi di franchi l'anno. © Keystone / Gaetan Bally

Il Consiglio federale ha deciso di innalzare le rendite pensionistiche e quelle invalidità con un incremento che va dai 30 ai 60 franchi al mese.

Dal primo gennaio le rendite AVS e AI (pensioni e invalidità) aumenteranno del 2,5%. Lo ha deciso oggi il Consiglio federale adeguandole all’attuale evoluzione dei prezzi e dei salari.

Quella minima salirà a 1225 franchi al mese (+30 franchi), mentre la massima a 2450 (+60 franchi). Il tutto comporterà un aumento delle spese per le casse dello Stato pari a 1,37 miliardi.

In una nota il governo ricorda che, in base alle legge, è chiamato a verificare di regola ogni due anni se sia opportuno procedere a ritocchi. La decisione si fonda sulla media aritmetica tra l’indice dei prezzi e quello dei salari (indice misto) e tiene conto della raccomandazione della Commissione federale AVS/AI. Quest’anno si prevedono un rincaro del 3% e un aumento dei salari del 2%, prosegue l’esecutivo spiegando l’aumento del 2,5%.

I costi, che come detto saranno di 1,37 miliardi, vengono così suddivisi: 1,215 miliardi per l’AVS, di cui 245 milioni a carico della Confederazione (20,2 % delle uscite), e 155 milioni per l’AI (senza ripercussioni per la Confederazione, poiché il contributo federale all’AI non corrisponde a una percentuale delle uscite dell’assicurazione).

Questo adeguamento ha ripercussioni anche sulla previdenza professionale obbligatoria, precisa l’esecutivo. La deduzione di coordinamento salirà da 25’095 a 25’725 franchi, la soglia d’entrata da 21’510 a 22’050 franchi. La deduzione fiscale massima ammessa nell’ambito della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) passerà a 7056 franchi (attualmente 6883) per le persone che hanno un 2° pilastro e a 35’280 franchi (attualmente 34’416) per quelle che non ce l’hanno.

Il contributo minimo AVS/AI/IPG per gli indipendenti e le persone senza attività lucrativa passerà da 503 a 514 franchi l’anno, quello minimo per l’AVS/AI facoltativa da 958 a 980 franchi. Per quanto riguarda le indennità di perdita di guadagno (IPG) l’importo massimo passerà a 275 franchi (attualmente 245). Le spese per questo adeguamento ammonteranno a 100 milioni di franchi per le IPG.

Nell’ambito delle prestazioni complementari e delle prestazioni transitorie gli importi annui destinati alla copertura del fabbisogno generale vitale passeranno a 20’100 franchi (attualmente 19’610) per le persone sole, a 30’150 franchi (attualmente 29’415) per le coppie sposate, a 10’515 franchi per i figli di età superiore agli 11 anni e a 7380 franchi per quelli di età inferiore agli 11 anni. Questi adeguamenti costeranno 5,2 milioni di franchi alla Confederazione e 3,5 milioni ai Cantoni.

Sono previste modifiche anche degli importi massimi per le spese di pigione. L’aumento, pari al 7,1%, comporterà spese per 37,8 milioni di franchi. Gli importi massimi annui passeranno a 17’580 franchi nei grandi centri urbani, a 17’040 franchi nelle città e a 15’540 franchi in campagna.

A causa dell’aumento del 21% delle posizioni “energia” e “servizi di rifornimento e manutenzione dell’abitazione” nell’indice dei prezzi, anche l’importo forfettario per le spese accessorie e quelle di riscaldamento sarà adeguato, passando annualmente da 2520 a 3060 franchi. Le spese in questo caso ammontano a 4,5 milioni di franchi, a carico, come per le pigioni, della Confederazione e dei Cantoni.
 

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