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Pedocriminalità: riunione internazionale a Thun

Centinaia di sospetti furono interrogati in occasione dell'inchiesta nazionale denominata Genesis Keystone Archive

La Svizzera accoglie per la prima volta a Thun una conferenza di Interpol specializzata nella lotta alla pedofilia.

Anche la polizia federale si associa al gruppo di esperti per la ricerca di criminali e di vittime su internet .

Ciber-poliziotti

Da una decina d’anni ormai l’Interpol dà la caccia ai criminali che commettono abusi sessuali sui bambini: anche in Svizzera con l’azione di polizia denominata “Genesis” è venuto alla luce un mercato di pornografia infantile di cui si ignoravano le proporzioni.

Internet, il principale canale di diffusione del materiale pedopornografico, non conosce frontiere ed è dunque necessario approfondire i contatti internazionali.

La Svizzera può sicuramente portare un contributo molto valido in questa lotta senza quartiere, come conferma Daniel Dauwalder dell’Ufficio federale di polizia. “I nostri ciber-poliziotti aiuteranno senz’altro ad aprire delle inchieste all’estero, dato che è poco probabile che la Svizzera ospiti molti siti pedofili”.

Anche la polizia federale sulle tracce della pedopornografia in internet

L’operazione svizzera “Genesis” è un esempio di collaborazione tra le autorità giudiziarie di 25 cantoni coadiuvate dalla Confederazione, a sua volta in costante contatto con le autorità di altri paesi.

A monte dell’indagine condotta su suolo elvetico troviamo l’operazione “landslide”, il cui nome deriva dal portale che dava accesso al materiale pedopornografico. L’inchiesta, volta a combattere il consumo di pornografia con bambini, è stata avviata su indicazione del Servizio d’ispezione postale statunitense e coinvolge 61 paesi.

L’Ufficio federale di polizia, che finora delegava alle polizie cantonali la sorveglianza su internet di crimini sessuali, manda per la prima volta un suo delegato a Thun per uno scambio di informazioni altamente tecniche.

Pornografia, ma anche prostituzione infantile e altri orrori

Accanto al tema principale della pornografia infantile su internet, la conferenza si occuperà anche di altre storie di abusi su bambini: turismo sessuale, prostituzione, tratta di fanciulli…

Per quanto concerne la pedopornografia in rete, è già operativo un gruppo di lavoro Interpol a cui aderiscono rappresentanti di dieci paesi. Secondo Jürg Schäublin, capo della Commissione Europa occidentale dell’UFP, il fatto che questo gruppo si riunisca un giorno prima dell’inizio ufficiale dei lavori dimostra quanto la tematica sia di bruciante attualità.

Nel gruppo di lavoro contro la pornografia infantile dominano gli esperti informatici provenienti da Giappone, USA ed Europa occidentale. Il loro compito risiede soprattutto nello sviluppo di nuove tecnologie in grado di tenere il passo con la rapida evoluzione della rete.

swissinfo e agenzie

La Conferenza di Thun è organizzata dall’Ufficio federale di polizia (UFP), che partecipa ai lavori con una delegazione di otto persone, tra cui la ministra Ruth Metzler.

Nell’Oberland bernese sono riuniti un centinaio di specialisti inviati dalle autorità penali di tutto il mondo. Previsti anche interventi dei rappresentanti dell’Unicef. A titolo di osservatori partecipano rappresentanti di organizzazioni non governative che si occupano del mondo giovanile.

In Svizzera più di un terzo delle donne ha subito molestie sessuali prima dei 16 anni
Dal 1990 al 1999 le condanne per atti a sfondo sessuale sono state 7137.
Di queste 4412 riguardavano abusi su bambini.
Da agosto 2001 l’Interpol dispone di una banca dati sulla pornografia infantile
150’000 le persone registrate: tra di loro vittime e carnefici.
2 milioni le richieste d’informazioni inoltrate fin’ora, di queste i 2/3 sono partite da paesi occidentali.

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