La televisione svizzera per l’Italia

Maxi-operazione contro la pirateria tv

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La piattaforma illegale permetteva di avere accesso ai contenuti di diverse tv a pagamento. Keystone / Sedat Suna

Le forze dell'ordine di sei paesi europei hanno smantellato mercoledì una rete che diffondeva online a prezzi stracciati i contenuti di numerose pay Tv.

Solo in Italia, la piattaforma illegale – Xtream Codes – contava almeno cinque milioni di abbonati, attirati da tariffe super-scontate: circa 12 euro al mese, per poter vedere tutti i canali satellitari, da Sky a Netflix, passando per Dazn e Infinity.

L’operazione, scattata in Italia, Bulgaria, Francia, Francia, Germania, Grecia e Paesi Bassi e coordinata dall’Agenzia europea di cooperazione giudiziaria Eurojust, ha permesso di arrestare almeno 23 sospetti e di bloccare centinaia di server. Secondo EurojustCollegamento esterno, la piattaforma illegale ha causato circa 6,5 milioni di euro di perdite alle tv. Solo in Italia, si stima che il giro d’affari della piattaforma fosse di circa 60 milioni di euro.

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“Il danno causato alle televisioni, al settore privato e alle istituzioni pubbliche è immenso”, ha dichiarato Filippo Spiezia, rappresentante dell’Italia presso Eurojust, in una conferenza stampa all’Aia.

I membri dell’organizzazione sono perseguiti per associazione criminale allo scopo di riprodurre e commercializzare illegalmente contenuti delle televisioni, con la circostanza aggravante della criminalità transnazionale.

I codici sono stati sviluppati da due cittadini greci, ha precisato la Guardia di Finanza in un comunicatoCollegamento esterno.

A rischiare grosso non sono però solo i membri dell’organizzazione, ma anche i clienti della piattaforma: “Nei confronti dei fruitori del servizio – scrive la GdF – è prevista la reclusione da sei mesi a 3 anni e la multa fino a 25’822 euro”.

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