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Zurigo vuole dare più voce in capitolo agli stranieri

Istallazione dell artista Peter Baracchi
L'artista Peter Baracchi riceve "sconosciuti" nella sua installazione d'arte, su una piazza di Zurigo, che vuole rappresentare un pezzo di mondo perfetto. Ennio Leanza/Keystone

Quale principale metropoli economica svizzera, Zurigo attira numerosi stranieri, molti dei quali svolgono professioni ben remunerate e sono ottimamente integrati a livello sociale. Sul piano politico, invece, non dispongono di alcun diritto. La città sta ora valutando delle possibilità per coinvolgere anche in tale ambito i residenti stranieri. 

Con circa 430’000 abitanti, Zurigo è la città più popolata della Svizzera. Di questi, il 32% sono stranieri. Molti di loro sono altamente qualificati, dispongono di buoni posti di lavoro e stipendi piuttosto elevati. Anche gli stranieri residenti pagano le tasse, come pure i contributi per l’AVS, l’assicurazione contro la disoccupazione e via dicendo. 

I cittadini espatriati non hanno però nessuna voce in capitolo a livello politico. Alcuni anni fa, gli elettori del cantone hanno respinto la proposta di accordare agli stranieri il diritto di voto a livello comunale. Anche i cittadini di Zurigo avevano bocciato questo progetto. 

Cinque proposte 

Il governo comunale considera però importante offrire la possibilità agli stranieri, di cui la maggior parte sono ben integrati, di esprimere la loro opinione a livello politico. 

Per valutare le varie opzioni, la città di Zurigo e il Centro per la democrazia di Aarau hanno recentemente organizzato un workshop e una tavola rotondaCollegamento esterno. Esperti di vari settori e il pubblico hanno raccolto delle idee volte per rafforzare la partecipazione dei cittadini, al di fuori del diritto di voto. Ecco cinque suggerimenti: 

1. Semplificare la naturalizzazione 

Una proposta che, teoricamente, sarebbe facile concretizzare. La percentuale di stranieri in Svizzera è così alta soprattutto perché gli ostacoli alla naturalizzazione sono relativamente elevati. Riducendo questi ostacoli, verrebbe accelerata la partecipazione politica anche a Zurigo. 

2. Consultazione diretta 

Per determinati progetti, come la trasformazione di una piazza o di un parco, i cittadini residenti dovrebbero essere invitati a workshop o eventi simili con lettere ufficiali dell’amministrazione comunale e con un indirizzo personale. I pannelli informativi e i volantini impersonali spesso non sono abbastanza efficaci. 

3. Rafforzare il dialogo 

Lo scambio tra l’amministrazione comunale e i residenti dovrebbe essere agevolato il più possibile. Un buon esempio è l’applicazione “Züri wie neuCollegamento esterno“, che consente agli utenti di segnalare facilmente danni all’infrastruttura. Purtroppo, manca una controparte con un approccio sociale o creativo. 

4. Bilancio partecipativo 

L’idea alla base del bilancio partecipativo è che l’amministrazione comunale dovrebbe consentire alla popolazione, indipendentemente dalla sua nazionalità, di determinare direttamente cosa andrebbe realizzato con una determinata parte del suo budget. Diverse altre città, tra cui Parigi, hanno avviato tentativi in questa direzione. 

5. Voto tramite delegati 

Un approccio sovversivo potrebbe essere di considerare i politici zurighesi come delegati dell’intera popolazione residente. La loro comunità – compresi gli stranieri – dovrebbe decidere in che modo i delegati dovrebbero votare. Una simile procedura di voto sarebbe oggi relativamente facile da attuare grazie agli strumenti online. 

Non è ancora chiaro se uno di questi approcci verrà effettivamente attuato a Zurigo. Ciò che è certo, tuttavia, è che la città più grande della Svizzera deve ricuperare parecchio terreno in termini di partecipazione civica.

Quali Cantoni accordano diritti politici agli stranieri 

Otto cantoni concedono agli stranieri il diritto di votare o eleggere a livello comunale: Appenzello Esterno (per i comuni che lo desiderano, sistema di opting-in), Basilea Città (opting-in), Friburgo, Grigioni (opting-in), Neuchâtel, Giura, Vaud e Ginevra. 

Sette cantoni concedono il diritto di essere eletti a livello comunale: Appenzello Esterno (opting-in), Basilea Città (opting-in), Friburgo, Grigioni (opting-in), Neuchâtel, Giura e Vaud. 

Due cantoni concedono il diritto di voto/elettorale a livello cantonale: Giura e Neuchâtel. 

Nessun Cantone concede il diritto di essere eletto a livello cantonale.

Traduzione di Armando Mombelli

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