La tavola rotonda, il mobile che apre le porte alla democrazia
Un tavolo nella sala dei passi perduti del parlamento federale a Berna.
(Christoph Balsiger, swissinfo.ch) swissinfo.ch
Il tavolo riservato ai clienti abituali in un ristorante di Hägglingen, canton Argovia, 1954.
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Varsavia, 6 febbraio 1989: inizio dei negoziati tra il governo, il sindacato Solidarnosc e la chiesa cattolica.
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Alla scuola dell'infanzia di Zurigo, i bambini hanno l'abitudine di sedersi in cerchio.
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Anche la riunione giornaliera dei capi rubrica del quotidiano Neue Zürcher Zeitung si svolge attorno a un tavolo rotondo, ma in piedi.
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Jaime Serra (deceduto dopo il 1405): l'ultima cena.
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Berlino Est, 19 febbraio 1990: primi negoziati tra i partiti dei due blocchi in vista della riunificazione.
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Conferenza dei paesi membri della Nato a Parigi, 1955.
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Re Artù e i cavalieri della tavola rotonda con il sacro Graal: illustrazione francese risalente al 15esimo secolo.
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Terapia di gruppo.
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15 dicembre 1987: intermediari a caccia d'affari alla borsa di Zurigo. Nell'estate del 1996 è entrato in funzione il sistema di scambi elettronici per azioni e obbligazioni, che ha soppiantato gli scambi "alle grida" intorno alla corbeille.
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Prima del fischio d’inizio, la tradizione vuole che i giocatori di hockey si ritrovino attorno alla porta per lanciare il loro “grido di guerra”.
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Una riunione di cui è più difficile stabilire l'obiettivo....
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Cosa fare quando la tensione pervade l’atmosfera o una crisi sembra ormai imminente? E quando gli attori coinvolti non intendono cedere? Spesso la chiave di risoluzione si trova in un semplice mobile: la tavola rotonda, un simbolo di parità.
Questo contenuto è stato pubblicato il 25 giugno 2016 minuti
Un gruppo di bambini in classe, gli amici all’ora dell’aperitivo o i ministri e presidenti durante un vertice internazionale: tutti si ritrovano attorno a un cerchio, archetipo della comunicazione tra esseri umani.
La tavola rotonda ha infatti il vantaggio di mettere tutti i partecipanti allo stesso livello. Le differenze di potere, influenza, legittimità, nazionalità, etnia, formazione o sesso sono temporaneamente cancellati.
La tavola rotonda, il mobile più democratico della storia dell’umanità?
(Scelta delle immagini: Christoph Balsiger; testo: Renat Kuenzi)
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