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Covid, segnali incoraggianti ma rischio varianti

Rischio varianti sulla campagna di vaccinazioni in corso in Svizzera.
Rischio varianti sulla campagna di vaccinazioni in corso in Svizzera. Keystone / Alexandra Wey

I timidi segnali di questi giorni sembrano dare ragione alla strategia adottata da Berna nella lotta contro il Covid-19 ma preoccupano le varianti del coronavirus che si stanno diffondendo anche nella Confederazione. Le cifre, hanno sottolineato in proposito gli esperti federali, sono infatti ancora troppo elevate per cantare vittoria.

I decessi e i nuovi contagi, ha indicato Virginie Masserey (responsabile del programma di vaccinazioni dell’Ufficio federale di sanità pubblica) sono in leggero calo, ma si stanno stabilizzando a un livello ancora troppo alto: il tasso di riproduzione è sceso allo 0,8, ma in 13 cantoni oscilla attorno all’1 (in quattro è al di sopra di questa soglia).

Minaccia varianti

Per il momento si sono registrati 388 contagi attribuiti alle varianti più contagiose del virus, in particolare 243 riferiti a quella britannica (243) mentre quella sudafricana è meno presente. La quota della mutazione britannica è stimata attualmente al 10% (le rilevazioni risalenti a dieci giorni fa indicavano una percentuale del 4%).

Dal momento che la contagiosità di queste varianti è superiore del 50-70% rispetto a quella del ceppo tradizionale, gli epidemiologi raccomandano test a tappeto e misure rigorose per spezzate la catena delle infezioni. In caso contrario si rischia di rendere vana la campagna di immunizzazione in atto nel paese.

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Vaccinazioni in corso

Finora sono 110’000 le persone che sono state vaccinate in Svizzera e nonostante le restrizioni annunciate da Pfizer/Biontech a causa dei noti problemi che si sono manifestati in uno stabilimento farmaceutico – lunedì è giunta la metà delle dosi concordate, secondo quanto ha spiegato la vicedirettrice dell’Ufsp Nora Kronig – la Confederazione dovrebbe ricevere i quantitativi previsti: un milione di dosi a febbraio che si aggiungeranno al mezzo milione di questo mese.

Al momento, ha precisato Virginie Masserey, non sono stati segnalati effetti collaterali gravi in relazione alle vaccinazioni effettuate finora alla popolazione.

Riguardo invece i transiti alle frontiere, Berna sta valutando l’opportunità di ulteriori restrizioni per gli arrivi dall’esteroCollegamento esterno. A breve potrebbe essere estesa la lista dei paesi ritenuti a rischio pandemico (e conseguente quarantena obbligatoria per le persone che vi hanno soggiornato nelle scorse settimane).

Ma non sono previste restrizioni ai confini con gli Stati limitrofi, come ha appena chiesto il Cantone Ticino. Al momento sono vietati i viaggi verso Gran Bretagna, Irlanda e Sudafrica.

tvsvizzera/ats/spal con RSI (Tg del 19.1.2021)

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