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I coronascettici sempre più radicali

Manifestazione di coronascettici il 19 settembre scorso a Zurigo. Keystone / Ennio Leanza

I toni e le azioni dei coronascettici preoccupano le autorità di pubblica sicurezza svizzere.

Questo contenuto è stato pubblicato il 02 novembre 2020

Virologi, giornalisti e soprattutto politici, in primo luogo il ministro della sanità Alain Berset e la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga: i coronascettici prendono ormai sempre più di mira tutti coloro che mettono in guardia sulle conseguenze della pandemia e le loro affermazioni e azioni si fanno sempre più radicali.

A riportare le preoccupazioni dell'Ufficio federale di polizia è il SonntagsBlick.  "La crescente propensione alla violenza fra i negazionisti del coronavirus è per noi una grande preoccupazione", afferma il portavoce Floran Näf. Le minacce sono dirette contro organi come l'Ufficio federale della sanità pubblica e contro i politici in prima linea nella lotta contro Covid-19. Näf ha rivelato che negli ultimi mesi è stato necessario rafforzare i dispositivi di protezione di alcune persone, senza citarne i nomi.

Quando alcuni giorni fa Alain Berset ha annunciato le nuove misure decise dal Governo federale, alcuni sostenitori delle teorie della cospirazione nelle chat sono letteralmente impazziti, scrive il SonntagsBlick citando alcuni esempi di messaggi virulenti all'indirizzo di Berset e della presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga.

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Cathy Maret, pure portavoce di Fedpol, ha confermato all'agenzia Keystone-ATS questa tendenza allarmante. In circostanze normali, ogni anno vengono segnalati circa cento casi di insulti e minacce. Si tratta, ad esempio, di e-mail a parlamentari o membri delle autorità. Quest'anno, secondo Maret, le segnalazioni sono un migliaio e circa il 40% sono direttamente legate alla pandemia di coronavirus.

Il più delle volte si tratta di lamentele e insulti, "ma ci sono anche una manciata di minacce". In tali situazioni, si esamina l'opportunità di avviare un procedimento penale e si valuta la sicurezza delle persone prese di mira. Se necessario, possono essere adottate anche misure di protezione, aggiunge la portavoce.

Secondo il SonntagsBlick le polizie cantonali monitorano i fanatici e li informano che sono sorvegliati. Anche il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) si è attivato, sebbene gli ideologi della cospirazione e i negazionisti del coronavirus non siano, in linea di principio, di sua competenza. "Il SIC è in contatto con le autorità di sicurezza cantonali a questo proposito", afferma la portavoce Isabelle Graber.

tvsvizzera.it/mar/ats con RSI (TG dell'1.11.2020)

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