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Orologi italiani made in Neuchâtel

Le grandi firme della gioielleria italiana intendono produrre maggiormente nel cantone di Neuchâtel Keystone Archive

Molti grandi gioiellieri italiani hanno deciso di operare a partire dal capoluogo neocastellano, puntando sempre di più sugli orologi.

Negli ultimi cinque anni il cantone di Neuchâtel ha attirato parecchi orologieri italiani. Bulgari, Parmigiani, Gucci e Officine Panerai hanno aperto aziende nel capoluogo neocastellano, creando centinaia di impieghi. E i progetti di espansione proseguono.

Di recente, Gucci ha annunciato che gestirà l’insieme delle sue attività orologiere da Neuchâtel, con il nome di Gucci Group Watches. Ciascuna divisione del gruppo italiano attivo nei beni di lusso – ossia Gucci, Boucheron, Yves Saint Laurent e Bédat – conserverà il controllo della propria immagine di marca, ma lo sviluppo dei prodotti, la fabbricazione, la vendita e la distribuzione saranno opera di Gucci Group Watches.

Nell’aprile del 1999 Gucci aveva trasferito la produzione da Lengnau (BE) al nuovo centro industriale di Neuchâtel in cui sono occupate attualmente circa 250 persone.

Bulgari punta sugli orologi

Bulgari, il gigante del lusso italiano, auspica pure un rafforzamento della sua produzione. «Malgrado un mercato abbastanza stagnante, desideriamo rafforzare il nostro impegno nell’orologeria», spiega Franceso Trapani, presidente della direzione.

Il piano d’azione consiste nella connessione della rete di distribuzione al sistema informatico della casa madre. Bulgari mira così a contatti più stretti con i negozi e a un miglioramento dei termini di consegna.

Il gruppo italiano rafforzerà anche la sua linea di orologi destinati alle donne. Da quando ha rilevato nel 2000 due marchi prestigiosi dell’orologeria svizzera – Daniel Roth e Gérald Genta – Bulgari era rimasto piuttosto discreto sulla sua strategia.

Per il 2002 Bulgari si attende un tasso di crescita a due cifre dei risultati, osserva, senza fornire dettagli. Dopo le difficoltà di inizio anno legate alla congiuntura e alle incertezze dovute agli attacchi terroristici dell’11 settembre, il gruppo italiano spera in una rilancio verso la fine dell’esercizio 2002.

Anche le Officine Panerai a Neuchâtel

Ultime a insediarsi nel cantone, le Officine Panerai progettano di aprire una piccola unità di produzione nel capoluogo. Costo dell’investimento: 7 milioni di franchi. Sono previsti circa 40 impieghi. I lavori di costruzione dovrebbero cominciare in aprile e terminare in luglio. Officine Panerai è controllata dal gruppo Richemont.

L’italiana Parmigiani ha sede a Fleurier ed è controllata a livello maggioritario dalla Fondazione della famiglia Sandoz. L’orologiaio oggi ha in organico 180 persone e si è dato per obiettivo la produzione di 5 000 pezzi fra tre o quattro anni.

Per lo sviluppo del marchio e per le strutture produttive sono state investite diverse decine di milioni di franchi, indica Emmanuel Vuille, direttore generale di Parmigiani. «Conformemente ai nostri obiettivi, raggiungiamo attualmente una produzione di 1 800 orologi l’anno, destinati a un pubblico di conoscitori e ai collezionisti», afferma il direttore.

swissinfo e agenzie

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