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Bielorussia, confessione forzata di Protasevich

La televisione pubblica bielorussa ha trasmesso un nuovo video in cui il giornalista e oppositore Roman Protasevich riconosce le sue responsabilità e dice di voler correggere i suoi errori e di voler condurre una vita tranquilla, lontano dalla politica.

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Secondo l’organizzazione di tutela dei diritti umani Viasna si tratta di confessioni filmate “sotto minaccia”.

“Mi sono reso conto che molte cose per le quali Aleksandr Grigoryevich (Lukashenko, ndr) è criticato sono solo tentativi di metterlo sotto pressione”, ha dichiarato Protasevich secondo la ricostruzione di Radio Free Europe.

Protasevich era stato arrestato il 23 maggio, dopo il dirottamento del volo di linea Atene-Vilnius sul quale si trovava, volo costretto ad atterrare a Minsk.

“Tutto quello che dirà Roman Protasevich sarà stato ottenuto dopo minacce, per lo meno psicologiche, e sotto la minaccia di accuse ingiuste e molto gravi”, ha detto il direttore di Viasna, Ales Beliatski, qualche ora prima della messa in onda del video. “Qualunque cosa dica ora, è pura propaganda che non ha niente di vero”, ha aggiunto.

Il dissidente era già comparso in un filmato il 24 maggio, assicurando di “stare bene”, ma con il volto segnato da quelli che apparivano segni di percosse. Protasevich aveva detto di “voler “confessare il fatto di organizzare disordini di massa a Minsk”. La cancelliera tedesca Angela Merkel aveva bollato come “disgustoso” il video.



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