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Uno svizzero insignito del Nobel della Chimica 2017

Jacques Dubochet
Onorificenza mondiale per lo svizzero Jacques Dubochet: è stato insignito del Nobel per la Chimica 2017. Keystone

Il premio Nobel per la Chimica quest'anno è stato assegnato congiuntamente allo svizzero Jacques Dubochet, all'americano Joachim Frank e al britannico Richard Henderson. Si tratta di tre specialisti di biomolecole.

I tre ricercatori hanno portato una vera e propria rivoluzione nella biochimica, permettendo di esplorare in 3D la struttura tridimensionale delle molecole biologiche, ha annunciato oggi l’Accademia del Nobel di Stoccolma.

La tecnica della microscopia crioelettronica elaborata dai tre è stata messa a punto progressivamente negli ultimi 20 anni. Subito è stato chiaro che aveva portato la biochimica in una nuova era.

Permette infatti di esplorare la struttura tridimensionale di proteine molto importanti, come quelle che rendono i batteri resistenti agli antibiotici e quelle che si trovano sulla superficie del virus Zika. È diventato possibile avere una sorta di “fermo immagine” nel quale le strutture complesse delle molecole biologiche possono essere osservate e studiate con una precisione senza precedenti.

Nato nel 1942 ad Aigle, nel cantone di Vaud, lo svizzero Jacques Dubochet ha studiato nelle università di Ginevra e di Basilea. Attualmente è professore onorario di biofisica nell’università di Losanna.

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“Si tratta di uno sforzo collettivo”

“Il sentimento che prevale oggi è quello di una grande riconoscenza. Sono simpatici a Stoccolma (…). Ma non sono tutto solo, si tratta di uno sforzo collettivo. È un lavoro fatto 30 anni fa”: con grande umiltà, Jacques Dubochet ha così sintetizzato il valore del suo Nobel, parlando ai giornalisti accorsi all’università di Losanna nel primo pomeriggio di oggi per intervistarlo.

“Questo premio scientifico è un problema perchè si concentra su una sola persona, mentre si tratta di un operato scientifico collettivo”, ha insistito il 75enne, che con modestia e ironia ha riassunto in poche parole il suo percorso.

Il professore emerito ha dichiarato di essere stato il primo dislessico riconosciuto ufficialmente nel cantone di Vaud. Ciò – ha aggiunto – “mi ha permesso di fare tutto il liceo con risultati sempre peggiori, diventando sempre più pietoso in tutte le materie e utilizzando la dislessia per giustificare la mia pigrizia”.

Spiegando il commento “molto importante” indicato nel suo curriculum vitaeCollegamento esterno alla data del 1968, Jacques Dubochet ha affermato di essere stato impegnato all’epoca a “fare la rivoluzione”.

“Devo anche dire che in gioventù ero un po’ asociale. Il mondo non mi andava a genio. Ci è voluto tempo… ma ogni dieci anni va meglio. Adesso non è male”, ha detto il neolaureato.

All’università di Losanna si gongola

“Siamo tutti molto fieri. Personalmente sono incredibilmente felice, è un giorno di festa, un giorno magnifico”, ha detto da parte sua la rettrice dell’università di Losanna, Nouria Hernandez. Riferendosi al riconoscimento dell’accademia di Stoccolma, ha sottolineato: “È straordinario e Jacques Dubochet lo ha ampiamente meritato. Adesso prepareremo il prossimo Premio Nobel”, ha concluso con un grande sorriso.

I messaggi augurali  rivolti a Dubochet da parte di autorità politiche e della scienza di ogni angolo della Svizzera oggi si sono moltiplicati in un battibaleno. E naturalmente non è mancata l’esultazione dell’università di Losanna, tra i primi ad ritwittare la notizia del Nobel, il primo che va a un ricercatore dell’ateneo vodese.

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Le Prix Nobel de chimiea étédécernéà Jacques Dubochet, professeur@unilCollegamento esterno, ainsiqu'à Joachim Frank et Richard Henderson https://t.co/PuzFJxojy3Collegamento esterno

— UniversitéLausanne (@unil) 4 ottobre2017Collegamento esterno

In Svizzera si giubila

Immediatamente dopo l’annuncio del Nobel, la presidente della Confederazione Doris Leuthard ha complimentato il neolaureato elvetico tramite Twitter: “Mi congratulo con Jacques Dubochet: il riconoscimento è l’espressione del suo straordinario lavoro di ricerca e mi rende fiera della Svizzera”, si legge sul tweet.


Congratulazioni sono subito giunte anche dal ministro svizzero della ricerca Johann Schneider-Ammann, che per l’occasione si è espresso in francese: “Tutte le mie felicitazioni!”, recita il suo “cinguettio”, in cui parla di “scienza svizzera onorata”.

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Science suissehonorée: Jacques Dubochet@UNILCollegamento esterno reçoitNobel de Chimiepournouvellede tech. microscopie. Toutesmesfélicitations! JSA https://t.co/2XlplgLIuxCollegamento esterno

— J N Schneider-Ammann (@_BR_JSA) 4 ottobre2017Collegamento esterno

28 Nobel elvetici

Jacques Dubochet è il 28° svizzeri insignito di un premio Nobel.

Per la chimica, in precedenza sono stati premiati Alfred Werner (1913), Paul Karrer (1937), Leopold Ruzicka (1939), Hermann Staudinger (1953, CH/DE), Vladimir Prelog (1975), Richard Ernst (1991) e Kurt Wüthrich (2002).

Nove svizzeri hanno ricevuto il Nobel per la medicina: Theodor Kocher (1909), Paul H. Müller (1948), Walter Rudolf Hess (1949), Taddeusz Reichstein (1950), Max Theiler (1951, nato in Sudafrica, poi diventato americano), Daniel Bovet (1957), Werner Arber (1978), Edmond H. Fischer (1992), e Rolf M. Zinkernagel (1996).

Sei sono stati insigniti del Nobel per la fisica: Charles-Edouard Guillaume (1920), Albert Einstein (1921, tedesco che aveva dapprima acquisito la nazionalità svizzera, poi era diventato cittadino americano nel 1940), Wolfgang Pauli (1945, austriaco, naturalizzato americano, diventato svizzero nel Dopoguerra) , Felix Bloch (1952, Svizzera/USA), Heinrich Rohrer (1986), e Karl Alexander Müller (1987).

Due i premiati per la letteratura: Carl Spitteler (1919) e Hermann Hesse (1946, tedesco naturalizzato svizzero nel 1924).

Il Nobel per la pace è andato a tre svizzeri: nel 1901 a Henri Dunant, fondatore della Croce Rossa, nel 1902 a Elie Ducommun e Charles-Albert Gobat.

Nessuno svizzero è finora stato premiato nel campo dell’economia.


Gli altri due laureati per la Chimica 2017

Lo svizzero Jacques Dubochet condivide il Nobel per la Chimica 2017 con altri due ricercatori.

Lo statunitense Joachim Frank, di origini tedesche, è nato nel 1940 a Siegen (Germania) e nel 1970 si è laureato nel Politecnico di Monaco. In seguito si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha insegnato biochimica e biofisica molecolare nella Columbia University di New York.

Il britannico Richard Henderson è nato nel 1945 a Edimburgo. Si è laureato nel 1969 nell’università di Cambridge University e ha continuato a lavorare a Cambridge nel Laboratorio di Biologia molecolare del Medical Research Council (Mrc).


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