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Premio alla carriera per l’architetto franco-svizzero Bernard Tschumi

Il Museo dell'Acropoli di Atene, concepito da Bernard Tschumi. Peter Mauss/Esto

Cosa hanno in comune il Museo dell’Acropoli di Atene, la Blue Tower di Manhattan o ancora il Parc de la Villette di Parigi? L’uomo che li ha concepiti, il franco-svizzero Bernard Tschumi. Tra gli architetti e urbanisti più famosi al mondo, il 71enne è stato insignito del Piranesi Prix de Rome alla carriera.  


Dopo la grande retrospettiva organizzata nel 2014 dal Centre Pompidou di Parigi, questa volta è l’Italia a rendere omaggio all’architetto losannese Bernard Tschumi, con un premio alla carriera conferito dall’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia e dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma.

La cerimonia si terrà venerdì nella capitale e per l’occasione Tschumi terrà una lectio magistralis su uno dei suoi progetti più famosi: il Museo dell’Acropoli di Atene, inaugurato nel giugno 2009.

Innovazione sostanziale

Bernard Tschumi. Martin Mai

La scelta del vincitore richiede tempo, perché tiene conto di un doppio criterio. «Generalmente cominciamo a selezionare una rosa di nomi circa sei mesi prima, dichiara a swissinfo.ch Pier Federico Caliari, direttore generale dell’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia. Consideriamo da un lato singoli progetti legati alla valorizzazione del patrimonio archeologico, dall’altro l’intera carriera degli architetti, coloro che hanno dato un significativo contributo alla promozione della cultura classica e del mondo antico».

È da inserirsi in questa doppia chiave di lettura la scelta di Bernard Tschumi, in particolare per il progetto del Museo dell’Acropoli di Atene, già premiato nel 2011 con l’AIA Institute Honor Awards for Architecture 2011 del prestigioso American Institute of Architects. «Questo progetto rappresenta un’innovazione sostanziale nell’architettura dei musei perché elabora un concetto su vari livelli, che mette in evidenza il rapporto verticale con la città antica, che riaffiora sotto il volume del museo».

Dalla ceramica al bambù

I lavori di Bernard Tschumi sono unanimemente riconosciuti come rivoluzionari, dinamici e rispettosi del contesto in cui si collocano. Spaziano da grandi opere pubbliche, come lo zoo di Parigi, a grattacieli abitativi, come la Blue Tower di New York. La sua creatività non si sofferma soltanto sulle forme, ma anche sui materiali: si va dalle due strutture principali della Paul L. Cejas Scuola di Architettura di Miami, rivestite in ceramica colorata, all’appartamento internamente in bambù, realizzato per il progetto Infinite Interior alla Biennale di Pechino del 2004.

Il Parc de la Villette a Parigi. Bernard Tschumi Architects

Il cuore del grandioso progetto del Museo dell’Acropoli di Atene, invece, è la luminosità della sezione trasversale. «In questo progetto è ben visibile la relazione tra l’Acropoli, all’ultimo livello, e tutte le vicende passate (e future) del Partenone», spiega Federico Caliari.

Mostre e libri

Nato a Losanna nel 1944, Tschumi ha studiato architettura al Politecnico federale di Zurigo e insegnato in diversi istituti europei e statunitensi. Di pari passo con la progettazione ha sempre portato avanti la ricerca teorica e l’insegnamento.

E’ membro del Royal Institute of British Architects di Londra e del Collège International de Philosophie e dell’Académie d’Architecture di Parigi, che gli hanno conferito l’alto onore della Légion d’Honneur e dell’Ordre des Arts et des Lettres.

Tra i numerosi incarichi accademici è stato professore di Architettura, pianificazione e conservazione alla prestigiosa Columbia University di New York.

Molti anche i libri dedicati ai suoi scritti, tra cui la monografia in inglese Architecture Concepts: Red is Not a Colour (Rizzoli 2012), che ripercorre la sua carriera dal 1970, a cui si aggiunge il volume preparato dall’Accademia Adrianea.

 

L’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia è l’ente privato senza scopo di lucro che organizza il Piranesi Prix de Rome a tutti livelli, sia universitario, dedicato ai giovani talenti, sia internazionale, conferito ai più grandi architetti e alle loro opere che si rivolgono al mondo classico e antico. Bernard Tschumi è il primo svizzero a riceverlo. Negli anni passati è stato assegnato a Rafael Moneo (Spagna), Guido Canali (Italia), David Chipperfield (Regno Unito), Peter Eisenman (Stati Uniti) e Josè Ignacio Linazasoro (Spagna).

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