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OGM: i risultati dell’esperimento all’aperto

Marzo 2004: inizia l'esperimento nel campo all'aperto Keystone

Un controverso esperimento all'aperto con grano transgenico tenutosi nel canton Zurigo viene definito un successo dal Politecnico federale di Zurigo (ETH).

La lunga battaglia legale e le forze impiegate per proteggere il sito dagli oppositori hanno però triplicato il costo della sperimentazione in campo.

Gli esperimenti all’aperto con grano transgenico effettuati nella prima metà del 2004 a Lindau, nel canton Zurigo, hanno avuto «successo».

Nonostante un’esplosione dei costi, dai preventivati 350’000 franchi, a 950’000. Lo afferma il Politecnico federale di Zurigo (ETH), precisando che i risultati della sperimentazione mostrano che il frumento geneticamente modificato è effettivamente più resistente al fungo che provoca la cosiddetta «carie del grano»

Dai controlli effettuati non sarebbero inoltre risultati «rischi particolari» per la popolazione o per l’ambiente.

Dopo anni di ricorsi e controricorsi, la sperimentazione all’aperto con grano ogm si è svolta su un campo della stazione di ricerche agronomiche di Eschikon, nel comune di Lindau.

Le ricerche sono state accompagnate dalle proteste degli ambientalisti e degli agricoltori della regione, che oltre a giudicarli «inutili» dal punto di vista agronomico, temevano «conseguenze imprevedibili sull’ambiente» e criticavano il fatto che simili esperimenti potrebbero aprire la strada allo sfruttamento di ogm anche a scopi commerciali.

Risultati

Il grano transgenico, al quale è stato aggiunto un gene contenente la «proteina killer» KP4, ha mostrato nella sperimentazione sul campo una resistenza aumentata del 10% alla malattia provocata dal fungo. Il Politecnico specifica che tale resistenza era stata dimostrata soltanto in esperimenti in laboratorio.

Secondo il responsabile del progetto, Christof Sautter, era indispensabile realizzare la sperimentazione all’aria aperta: «Si può simulare la temperatura, l’umidità e le condizioni di luce, ma non si può riprodurre la complessa rete d’interazioni con gli altri organismi nel terreno», dice a swissinfo. «Non c’è una vera alternativa».

«Prima o poi ci sarà qualcun altro in Svizzera che chiederà di condurre un simile test all’aperto. Ma quel qualcun non sarò più io. Non posso permettermi un’altra esperienza così stressante!»

Gli ambientalisti di Greenpeace promettono già da ora nuovi grattacapi per i ricercatori.

«Il Dott. Sautter ha detto che ci saranno altri processi», dichiara il portavoce dell’organizzazione Yves Zenger. «E infatti noi continueremo ad opporci a queste sperimentazioni rischiose».

Test sulla sicurezza

I risultati delle ricerche, che lo stesso ETH qualifica come «un importante successo per la ricerca di base», saranno pubblicati sul prossimo numero della rivista scientifica «Plant Biotechnology Journal».

Parallelamente agli esperimenti sulla resistenza alla malattia, i ricercatori dell’ETH hanno effettuato anche vari test per valutare la loro sicurezza dal punto di vista biologico. Secondo il Politecnico, tutti i controlli hanno confermato che «i rischi per gli umani e per l’ambiente sono estremamente limitati».

Christof Sautter continua a non capire gli oppositori agli ogm: «Io sarei contento di poter avere delle piante che hanno meno bisogno di prodotti chimici».

swissinfo, Matthew Allen a Zurigo e agenzie

La sperimentazione all’aperto con grano ogm, di cui vengono ora pubblicati i risultati, si è svolta dal 18 marzo al 14 luglio del 2004.

Il frumento è stato reso più resistente ad un fungo che provoca la cosiddetta «carie del grano».

Il test, per essere compatibile con la «Genlex», la legge che regola l’ingegneria genetica in Svizzera, comprendeva anche 16 diverse prove di sicurezza biologica.

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