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Nuovo stadio per l’energia solare

Il tetto dello stadio bernese pronto a captare la luce del sole Keystone

Inaugurata a Berna la più grande centrale solare mai realizzata in un complesso sportivo. Il nuovo stadio Wankdorf fornirà energia a 200 famiglie.

In un secondo tempo, la produttività dovrebbe essere potenziata. Chi vorrà acquistare energia solare dovrà però pagarla fino a 5 volte più di quella convenzionale.

Nel messaggio che ha inviato per l’inaugurazione del «tetto solare» dello stadio della capitale, il presidente della Confederazione Samuel Schmid ha descritto l’installazione come un simbolo d’innovazione tecnologica e ha auspicato che la potenza del suo spirito moderno venga irradiata in tutto il paese.

In condizioni ideali la centrale, gestita dalla BKW FMB Energie AG, potrà raggiungere una potenza di 850 chilowatt. La produzione annuale massima sarà di 700’000 chilowattora, pari al fabbisogno di corrente di 200 abitazioni.

In base all’evoluzione della domanda, la BKW potenzierà l’impianto fino a 1’300 chilowatt. L’energia solare, denominata «Sun Star», si aggiunge così ad altre offerte ecologiche, quelle legate all’energia idroelettrica «Water Star» e all’energia eolica «Wind Star».

Energia costosa

Al momento, l’energia solare è ancora molto costosa. Il solo impianto dello «Stade de Suisse Wankdorf» – questo il nome ufficiale del centro sportivo – è costato 7 milioni di franchi. Chi vorrà acquistare l’energia solare prodotta dai pannelli dello stadio dovrà sborsare circa un franco per chilowattora, contro i 20 centesimi necessari per l’elettricità prodotta in modo convenzionale.

Tuttavia i realizzatori fanno notare che l’impianto, proprio per le sue dimensioni, «è in grado di produrre l’elettricità solare più economica» della Svizzera. Inoltre, l’impianto solare non è stato sovvenzionato in alcun modo.

«Attualmente i pannelli di silicio sono relativamente costosi», ha sottolineato in un’intervista rilasciata alla Radio della Svizzera romanda Arvind Shah. Il professore dell’Università di Neuchâtel spiega che «attualmente si stanno sviluppando strati di silicio molto sottili, nell’ordine dei micron, che vengono poi posti su dei pannelli di vetro o di plastica».

Riducendo la quantità di silicio necessaria alla realizzazione dei pannelli e cercando dei metodi di produzioni più rapidi, «dovremmo riuscire a dimezzare i prezzi nel corso dei prossimi anni».

Secondo il professor Shah, «fra 10 o 20 anni l’energia solare dovrebbe rappresentare il 10% del totale. Credo che entro la fine del secolo, l’energia “verde” – solare, eolica o ottenuta grazie alla biomassa – coprirà la metà del nostro fabbisogno».

Grande eppure piccola

L’impianto costruito sullo «Stade de Suisse Wankdorf» non è la centrale solare più grande del pianeta, ma è la più vasta piazzata su uno stadio. Il progetto è stato sviluppato dal centro internazionale di ricerca del Mont Soleil, nel Giura bernese.

Nonostante le sue dimensioni, sarebbero necessari 4170 impianti del genere per raggiungere la produzione della centrale nucleare di Mühleberg che, come i pannelli dello stadio, appartiene alla BKW.

L’impresa è comunque degna di nota e lo stesso stadio si è annunciato tra i primi clienti. Anche diversi comuni situati nei dintorni di Berna hanno già fatto sapere di essere interessati all’energia solare, così come molte famiglie, disposte a pagare qualcosa di più per sostenere la produzione di energia pulita.

Per discutere le alternative energetiche, sul tetto dello Stade de Suisse è stato aperto anche il centro congressi e d’informazione Soleil, che attraverso strumenti interattivi e modelli permette di confrontare le diverse tecnologie energetiche.

swissinfo

La centrale solare dello Stade de Suisse Wankdorf è la più grande della Svizzera.
Al momento si estende su una superficie di 8000m2 e ha una potenza di 850 chilowatt.
Si prevede di arrivare a 12’000m2 (1’300 chilowatt).
L’impianto è costato 7 milioni di franchi.

Il primo pannello solare al silicio è stato realizzato nel 1954 negli Stati uniti. Nel 1982, in Ticino, è stata costruita la prima abitazione europea dotata di un impianto fotovoltaico.

Attualmente, solo un millesimo dell’energia elettrica prodotta in Svizzera è di origine solare. Per coprire il fabbisogno nazionale, la metà dei tetti del paese (500 km2) dovrebbe essere ricoperta di pannelli solari.

Per il consumatore, l’energia solare costa da tre a cinque volte più dell’energia nucleare o idroelettrica.

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