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Assicurazioni sociali, spiare gli impostori

In Svizzera deve essere possibile "spiare" un beneficiario di una assicurazione sociale se vi è il sospetto di abusi, anche ricorrendo ai localizzatori satellitari. È quanto prevede la Legge federale sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali approvata oggi dal Consiglio degli Stati con 32 voti conto 8 e una astensione.

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In seguito ad alcune sentenze – del Tribunale federale e della Corte europea dei diritti dell’uomo -, le autorità hanno sospeso le sorveglianze dei presunti impostori a causa di una mancanza di basi legali. Per poter rapidamente riprendere la lotta contro gli abusi nel campo delle assicurazioni sociali è dunque necessario modificare la legge per creare tali fondamenti giuridici.

La Camera dei Cantoni ha discusso oggi a lungo sulla possibilità di sorvegliare i presunti impostori tramite localizzatori satellitari e a quali condizioni. Il governo e la sinistra non volevano autorizzare l’impiego di segnalatori GPS per garantire la protezione della personalità e la proporzionalità dell’ingerenza nella sfera privata.

Sorveglianza giustificata

Per la maggioranza questo tipo di sorveglianza è invece più che giustificato. Seguendo il parere del governo, gli Stati hanno poi limitato la sorveglianza dei presunti disonesti a un massimo di 30 giorni d’osservazione spalmabili su sei mesi, rinnovabili una volta. Nel progetto iniziale della commissione era possibile prorogare il “pedinamento” a tempo indeterminato.

La limitazione nel tempo è necessaria affinché l’ingerenza nella sfera privata non diventi sproporzionata. Secondo la Corte europea dei diritti dell’uomo, inoltre, la durata massima dell’osservazione deve essere disciplinata chiaramente.

La legge disciplina anche i luoghi in cui si possono svolgere le osservazioni, le condizioni per poterle commissionare a specialisti esterni e per impiegare il materiale di terzi relativo all’osservazione nonché le modalità e i tempi per l’informazione delle persone interessate. Regolamentata è anche la consultazione e la distruzione del materiale raccolto. Il dossier passa ora al Nazionale.

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