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Nubi oscure sul sistema pensionistico svizzero

La popolazione elvetica è in progressivo invecchiamento Keystone

Il progressivo invecchiamento della popolazione rende incerto il futuro dell'assicurazione vecchiaia e superstiti. Presto il numero di attivi non basterà più a finanziare i pensionati.

Per l’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, la Svizzera non avrà altra possibilità che modificare profondamente il proprio sistema di pensionamento.

Le attuali rendite dell’assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) sono finanziate in Svizzera essenzialmente dalla popolazione attiva. Il 70% del fondo dell’assicurazione è infatti coperto dai contributi versati da assicurati e datori di lavoro.

Un altro 20% è poi garantito da Confederazione e Cantoni. Di questi la parte più importante (15%) proviene dalle imposte federali sull’alcool (221 milioni di franchi) e sul tabacco (2051 milioni). L’imposta sul valore aggiunto (IVA), prelevata dal 1999, contribuisce al 6% del finanziamento totale dell’AVS. Il resto proviene dalle tasse sulle case da gioco e dagli interessi sul capitale.

Nel 2005 il totale delle entrate dell’AVS ha raggiunto 33,7 miliardi di franchi, mentre le uscite si sono fissate a 31,3 miliardi. Il saldo positivo di 2,4 miliardi ha permesso di accrescere le riserve totali a 29,4 miliardi di franchi; una cifra simile alle spese totale annuali dell’assicurazione.

Fondo di compensazione

Il finanziamento dell’assicurazione si basa sul sistema della ripartizione. Ciò significa che i contributi prelevati in un anno vengono ridistribuiti nello stesso arco di tempo ai beneficiari delle rendite.

Per coprire eventuali fluttuazioni delle entrate, a breve termine è tuttavia previsto un fondo di compensazione. Grazie ad esso possono essere garantiti i versamenti delle rendite nel caso in cui il loro ammontare dovesse superare quello delle entrate.

Questo fondo di compensazione non è però responsabile solo della gestione dei fondi dell’AVS, bensì pure di quella dell’Assicurazione invalidità (AI), nonché dell’ordinamento delle indennità di perdita di guadagno (IPG). Un problema per l’AVS, visto che l’AI è da tempo nelle cifre rosse mentre le riserve dell’IPG si stanno progressivamente assottigliando da quando servono a finanziare l’assicurazione maternità.

Solidarietà fra generazioni

L’altra incognita per il futuro dell’AVS è costituita dal progressivo invecchiamento della popolazione, dovuto da un lato all’aumento della speranza di vita e, d’altro lato, alla riduzione delle nascite nel Paese.

In un sistema come quello elvetico, basato sulla solidarietà tra generazioni, l’evoluzione della situazione demografica rischia di rompere l’equilibrio fra persone attive e pensionati, necessario per potere garantire il finanziamento delle rendite di vecchiaia.

E le statistiche in tal senso non sono certo confortanti. Infatti, se nel 1950 vi erano 6 persone attive per ogni beneficiario di rendita, oggi questo rapporto si è ridotto a 4:1 e si troverà nel 2040 probabilmente assottigliato a 2:1.

Soluzioni proposte

Il deficit dell’AVS dovrebbe essere coperto dalle sue riserve, ma l’amministrazione prevede che saranno prosciugate entro il 2015-2020. In una recente intervista, il direttore dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, Yves Rossier, affermava che entro cinque anni il fondo dell’assicurazione vecchiaia e superstiti basterà a pagare solo 7 rendite su 10. Secondo lui, se non verranno introdotte delle riforme, la situazione dovrebbe raggiungere livelli allarmanti già entro il 2012.

Per evitare questo scenario il mondo politico lancia periodicamente nuove soluzioni, volte a garantire il finanziamento dell’assicurazione. Il ministro degli interni Pascal Couchepin, ad esempio, aveva proposto di aumentare l’età del pensionamento (attualmente di 65 anni per gli uomini e 64 per le donne). Ma la sua idea aveva provocato una levata di scudi generale e secondo alcuni aveva addirittura contribuito alla perdita di consenso verso il partito del consigliere federale liberale radicale (destra) alle ultime elezioni federali.

Fra le altre proposte di riforma si annoverano pure quella di abbassare il livello delle prestazioni (difesa dalla destra) e quella di aumentare nuovamente l’IVA. La proposta più attuale è prevista nell’iniziativa in votazione popolare il prossimo 24 settembre del Comitato per la sicurezza dell’AVS (COSA), che prevede di impiegare parte degli utili della Banca nazionale svizzera (BNS) per finanziare le rendite di pensionamento.

Riforma radicale necessaria

Anche nel caso in cui fosse accettata, l’iniziativa COSA non permetterebbe tuttavia di risolvere in modo durevole la questione. Il finanziamento proveniente dalla BNS sarebbe infatti solo un complemento al fondo dell’assicurazione, ma non sarà sufficiente a risolvere il problema del numero limitato di persone attive per pagare le rendite.

Occorre perciò una riforma radicale del sistema. Ma un vero dibattito sullo scottante dossier non si terrà, probabilmente, prima del 2008. E’ infatti presumibile che prima di allora, nessun partito sia disposto a proporre nuove soluzioni impopolari: nessuno vuole rischiare di compromettere l’esito delle prossime elezioni federali del 2007.

swissinfo, Emily Bay
(traduzione, Anna Passera)

Nota con l’abbreviazione AVS, l’assicurazione vecchiaia e superstiti forma il primo dei tre pilastri del sistema pensionistico svizzero.

Obbligatoria, l’AVS è un’assicurazione di base che assicura un minimo vitale ai pensionati (a partire da 65 anni), agli orfani, alle vedove e ai vedovi.

Il secondo pilastro riguarda la previdenza professionale. Si tratta di un’assicurazione obbligatoria alla quale salariati e datori di lavoro contribuiscono con quote uguali. Il denaro accumulato viene riditribuito al momento della pensione sotto forma di rendita o di capitale.

Il terzo pilastro designa la previdenza personale. Deducibile fiscalmente, è un’assicurazione facoltativa.

Nel gennaio 2006, 1’701’000 persone ricevevano una rendita vecchiaia e 104’000 una rendita di vedovanza.
La rendita mensile media era di 1’860 franchi per le persone sole e di 3’098 franchi per le coppie.

L’AVS è direttamente dipendente dalla situazione e dall’evoluzione demografica.

Nel 2004 l’effettivo delle persone di età superiore ai 65 anni rappresentava già il 15,8% della popolazione.

Questa percentuale è destinata ad aumentare. Secondo alcuni scenari dell’Ufficio federale di statistica, il rialzo passerà dal 60 al 120% entro il 2050.

Attualmente per ogni pensionato ci sono 4 persone attive. Fra 30 anni ci saranno solo 2,5 lavoratori per un pensionato.

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