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Non solo ritratti di star

Michel Comte/I-Management

Una panoramica completa del lavoro del fotografo Michel Comte, dagli anni 80 uno dei fotografi di pubblicità e moda più richiesti e apprezzati al mondo, è in mostra al museo del Design di Zurigo, sua città natale.

Pochi conoscono il suo volto ma le sue foto pubblicitarie e di moda, i ritratti di celebrità del mondo dell’arte, del cinema, dello spettacolo, dello sport e della politica sono passate senza dubbio sotto gli occhi di tutti.

Louise Bourgeois, Sting, Miles Davis, Tina Turner, Catherine Deneuve, Sophia Loren, George Clooney, Carla Bruni, Michael Schumacher o Mike Tyson sono solo alcuni dei personaggi famosi immortalati in maniera unica dall’obiettivo di Comte nel corso della sua brillante e rapidissima carriera.

Ritrattista del mondo patinato

Fotografo autodidatta dotato di uno straordinario talento, Comte viene scoperto quasi per caso dallo stilista tedesco Karl Lagerfeld, per molti anni uno dei principali creatori di moda della casa francese Cloé. E proprio per la Cloé Comte firma nel 1979 il suo primo importante servizio fotografico.

Maestro nel porre nella giusta luce i suoi soggetti che avvicina con ironia, complicità e anche affetto, Comte riesce a realizzare immagini seducenti e perfette nelle quali sofisticazione e spontaneità sembrano fondersi in uno stato permanente di vibrante sensualità.

Le sue grandi qualità di ritrattista vengono presto notate e già nel 1981 l’edizione americana di Vogue e successivamente di Vanity Fair lo invitano a firmare le foto di copertina e dei servizi delle loro riviste.

Da allora sono 30 anni che lo scatto impeccabile e perfetto di Comte appare sui rotocalchi più prestigiosi di moda e firma la pubblicità di marche del calibro di Ungaro, Armani, Dolce&Gabbana, Nike, Lancôme, Nespresso ma anche Ferrari, Jaguar e Mercedes Benz.

Gli scatti più noti

Nel corso degli anni le sue foto -spesso paragonate a quelle di Edward Steichen e Richard Avedon, altri 2 titani della fotografia del 20° secolo- sono state oggetto di moltissime esposizioni. Ma quella in corso al Museo del Design di Zurigo è la prima in Svizzera a presentare una panoramica così completa del suo lavoro.

Suddivisa in 11 sezioni la mostra propone una selezione accurata delle foto più significative della sua carriera tra cui spiccano senza dubbio quelle dedicate ai ritratti. Tra esse è esposta la nota immagine in bianco e nero di Miles Davis (Per Lui, 1989) che abbraccia la sua tromba con la delicatezza riservata a un neonato o quella che ritrae il profilo perfetto di Naomi Campbell (Vogue Italia, 1994) mentre tra le labbra socchiuse tiene un lungo bocchino con la sigaretta accesa.

Presente anche una sezione di nudi tra cui merita esser ricordato lo scatto che ha immortalato il leggerissimo e ormai famoso salto della bella Helena Christensen (Vogue Italia, 1993) scelto anche come manifesto della mostra.

Sempre tra i nudi è esposta inoltre una foto della first lady francese Carla Bruni, che nel 1993 posò per Comte nel corso della campagna contro l’Aids (Safe Sex Campain). Lo scatto in questione, dove l’ex modella tiene le mani giunte sul pube in una posa che ricorda il quadro “Le modelle” di George Seurat, è divenuto celebre perché nell’aprile dello scorso anno è stato battuto all’asta per la bellezza di 91.000 dollari, oltre 20 volte il valore stimato.

Una sala dai toni rossi e vellutati fa invece da cornice a una selezione di scatti risalenti al periodo parigino di Comte, quando il fotografo utilizzava la suite 152 dell’Hotel Ritz di Parigi come suo studio.

Il lavoro dietro le quinte

Tutte le foto di Comte sono accomunate da una ricerca estetica minuziosissima, dietro alla quale, oltre alle doti naturali dell’artista, esiste un enorme lavoro di costruzione dell’immagine. Ed è proprio quest’aspetto che si propongono di svelare alcune sezioni della mostra zurighese.

La proiezione del making-of di una campagna pubblicitaria presentano il fotografo all’opera e mostrano non solo i suoi metodi di lavoro ma anche l’entità di strumentazione e personale da lui impiegati per la costruzione di un messaggio pubblicitario.

Foto a contatto, provini, polaroid e altri materiali inediti provenienti dagli archivi privati di Comte permettono invece di seguire il suo lavoro fin nei minimi dettagli. Tra questi, di particolare interesse sono le sequenze che rivelano, passo per passo, i ritocchi fatti al computer per una foto a Uma Thurman realizzata nell’ambito di una campagna Lancôme del 2003.

Un cambio di rotta

Insolita e per molti nuova la sezione che presenta le foto documentaristiche a cui si è dedicato Comte negli ultimi 10 anni. I reportage realizzati in Afghanistan, Haiti, Tibet o Bosnia per conto della Croce Rossa o Terre des Hommes sottolineano il desiderio di un cambio di rotta.

“Mi sono molto staccato dal passato e nei prossimi anni tutti i lavori che usciranno saranno molto diversi, molto meno superficiali di quelli degli anni 80-90, molto più rivolti alla realtà”, confessa Comte.

“Ho passato quasi un anno e mezzo in Cambogia e ora sono molto coinvolto con il Tibet -sottolinea il fotografo- e per i prossimi 4-5 anni ho in programma un grosso lavoro sul genocidio e un film di ca. 3 ore.”

Anche la sala che raccoglie immagini della sua vita quotidiana con la moglie Ayako hanno un sapore nuovo, un po’ intimista e da diario privato. Sarà il tempo a dirci se in questi nuovi temi la forza espressiva della fotografia di Comte riuscirà a raggiungere la perfezione a cui ci ha abituati.

Paola Beltrame, swissinfo.ch, Zurigo

Di famiglia giurassiana, Michel Comte nasce a Zurigo nel 1954. Inizia la sua carriera come restauratore d’arte, ma è la fotografia, suo hobby e passione, la professione con cui raggiunge rapidamente il successo.

Scoperto dallo stilista Karl Lagerfeld, nel 1979 Comte riceve il suo primo incarico internazionale di prestigio per la casa di moda francese Chloé. Da allora diventa uno dei più acclamati fotografi di moda e pubblicità e uno dei più richiesti ritrattisti di celebrità del mondo dell’arte, dello spettacolo, dello sport e della politica.

Realizza campagne pubblicitarie per note marche tra cui Ungaro, Dolce&Gabbana, Nike, e Nespresso e servizi per riviste come Vanity Fair e Vogue nei quali ritrae numerose star quali Tina Turner, Catherine Deneuve, Miles Davis o Mike Tyson. Alcune di queste, come Sophia Loren, vengono fotografate regolarmente da oltre 30 anni.

Più recente il suo interesse per il reportage sociale, tanto che negli ultimi 10 anni alcune organizzazioni internazionali come la Croce Rossa o Terrre des Hommes gli hanno commissionano servizi in zone di guerra e di crisi come Iraq, Afghanistan, Bosnia, Sudan e Cambogia.

La mostra dedicata a Michel Comte rimarrà aperta al Museo del Design di Zurigo fino al 3 gennaio 2010. Divisa in gruppi tematici, l’esposizione mette in luce le tappe fondamentali del lavoro compiuto da Comte nell’arco di circa 30 anni.

Vi troviamo gli scatti più noti -ritratti, nudi, foto pubblicitarie e di moda- ma anche materiali sconosciuti tra cui un Making-of di uno spot pubblicitario. Una sezione è dedicata al suo impegno sociale e l’ultimo blocco raccoglie immagini private e intime della sua vita con la moglie Ayako. In un filmato del 2009 realizzato da Ralph Goertz, Comte racconta sé stesso e la sua opera.

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